CGIE: NUOVE MIGRAZIONI E NUOVE PRATICHE

ROMA\ aise\ - Nel mondo, ogni giorno, nascono pagine Facebook che connettono i nuovi italiani all’estero. Pullulano di idee, consigli, si creano gruppi, progetti. Ma cosa resta di tutto questo? È una "chiamata" a segnalare le buone pratiche - sociali, culturali e ricreative - che stanno cambiando la vita, nel piccolo o nel grande, dei nostri connazionali emigrati negli ultimi decenni e dei giovani italiani nati all’estero quella lanciata dalla Commissione Nuove Migrazioni e Generazioni Nuove del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero con il progetto "Nuove migrazioni Nuove pratiche".
Annunciato ieri alla Farnesina nel corso dell’assemblea plenaria del Cgie, il progetto prevede la creazione del sito Internet nuovemigrazioninuovepratiche.it, di fatto già attivo.
Il portale, spiegano dalla Commissione, "intende proporsi come luogo in cui raccogliere le segnalazioni provenienti da tutto il mondo, valorizzarle e renderle replicabili a chiunque voglia ispirarsene all’interno della propria collettività".
La Commissione, con il solo volontariato dei suoi componenti, che, si sono "autotassati" per realizzare il sito Internet, non ha la possibilità di scandagliare i cinque continenti alla ricerca di buone pratiche, ma sicuramente possono essere proprio i cittadini, collegandosi al sito www.nuovemigrazioninuovepratiche.it, a segnalare quanto si sta muovendo dentro e fuori alle associazioni tradizionali, in contesti formali o informali, per migliorare e valorizzare la presenza di italiani all’estero.
"Sappiamo di gruppi di lettura in italiano per i più piccoli, di strumenti di accoglienza e accompagnamento per i nuovi migranti, di attività di mutuo soccorso per chi cerca lavoro e di iniziative culturali innovative per la promozione della lingua e della cultura italiana", spiegano dalla Commissione. "Vogliamo dare voce a questi progetti, farli conoscere e stimolare, dal confronto reciproco, nuovi orizzonti di intervento".
"Sarà nostra cura", assicurano, "tramite i lavori della nostra istituzione, far conoscere alle massime cariche dello Stato i progetti più significativi". Intanto però "è essenziale che, al di là dei luoghi comuni, si ribadisca la centralità dei cittadini italiani nel mondo e che sia ricordato che essere cittadini sparsi non fa di noi dei cittadini persi". (aise)