IL PREMIO FONDAZIONE "PERES CENTER FOR PEACE" ALLA PRESIDENTE MARINI (UMBRIA)

ASSISI\ aise\- "Il suo convinto sostegno personale, ma anche in quanto presidente della Regione Umbria, alle attività della Fondazione “Peres center for peace”, a cominciare dal progetto “Saving children”, che consente di curare i bambini palestinesi negli ospedali israeliani, è alla base della scelta di attribuire a lei l'edizione 2017 del premio della Fondazione". Con queste parole la scrittrice israeliana, Manuela Dviri, e Tsvia Peres Walden, figlia dello scomparso premio Nobel per la pace e presidente dello Stato di Israele, Shimon Peres, hanno motivato il riconoscimento del premio alla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, consegnatole questa mattina ad Assisi, a margine della cerimonia di firma dell'accordo di collaborazione tra la Fondazione Giovanni Paolo II ed il Centro Peres per la pace, svoltasi nella sede del Municipio, alla presenza – tra gli altri – del sindaco della città, Stefania Proietti.
Nel ricevere il premio – una medaglia con la scritta TODA, che in ebraico significa GRAZIE, attribuito per la prima volta ad una personalità non israeliana – la presidente Marini si è detta particolarmente emozionata, ma anche onorata: "questo riconoscimento – ha detto la presidente - è per me motivo di orgoglio. Sono molto legata al Centro Peres, ma anche alla Fondazione Giovanni Paolo II e la firma di oggi rappresenta un altro importante ‘mattoncino' che mettiamo per la costruzione della pace in Medio Oriente e in tutto il mondo".
Marini ha quindi ricordato tutti i progetti di collaborazione e di cooperazione in atto da anni tra la Regione Umbria, lo Stato di Israele e la Palestina, da Ali della colomba, a Saving children, ai programmi di "institutional building" , ed ha anche ricordato la visita di Shimon Peres in Umbria nel 2013: "avevo già avuto il privilegio – ha detto la presidente - di conoscere ed incontrare Peres prima di quella visita nella nostra regione che consacrò definitivamente la straordinaria ammirazione che egli aveva per l'Umbria e per gli umbri. E sono ancora oggi fiera ed orgogliosa di averlo accolto, anche a nome di tutta la comunità regionale". (aise)