“UNA LEGISLATURA FECONDA”: LE CONCLUSIONI DI GARAVINI

ROMA\ aise\ - Dopo il dibattito su “Il rilancio dell’Italia nel mondo passa per il suo rinnovamento”, sono state affidate a Laura Garavini le conclusioni della due-giorni di convegno “Il PD per gli italiani all'estero. Una legislatura feconda”, organizzato dalla stessa parlamentare insieme al collega della Camera Ettore Rosato e che si è chiuso oggi al Nazareno.
Una due-giorni molto partecipata, anche on line, che per Garavini dimostra “la voglia che abbiamo di stare insieme, di fare politica, la voglia che abbiamo di fare buona politica”.
Laura Garavini, “aiutata” in questo anche dai colleghi eletti all'estero intervenuti sin da ieri al convegno, ha voluto ricordare i “risultati importanti” che “come Partito Democratico siamo riusciti a portare a casa in questa legislatura”. A partire dall'insegnamento di lingua e cultura italiane all'estero, che dal prossimo anno potrà contare 50 insegnanti in più (10%) in 8 scuole pubbliche. E non solo. Garavini ha ricordato che con i governi Renzi e Gentiloni sono stati “ripristinati i tagli agli enti gestori che avevamo dovuto subire con i governi Monti e Berlusconi”, enti gestori pure inseriti e quindi riconozsciuti nel decreto della Buona Scuola, ed è stato istituito il Fondo Cultura: “era da decenni che non avevamo soldi aggiuntivi per la promozione di lingua e cultura” e con questo “straordinario” fondo pluriennale sono stati stanziati 150 milioni per 4 anni (20 milioni da quest'anno e poi 20, 50 e 50) a favore non solo degli Enti gestori ma anche degli IIC e delle Università. Ancora: sono state recuperate un po' di risorse per la Società Dante Alighieri e per le scuole paritarie che sono integrate nei corsi locali. “Abbiamo scongiurato – con le unghie e con i denti – le chiusure degli IIC di Stoccarda e Lione”.
L'elenco continua. Ci sono i “benefici fiscali per le famiglie” ed è stato introdotto con lo SPID “l'accesso alla pubblica amministrazione in via digitale anche dall'estero”. Certo, si tratta di “un processo da concludere che richiede anni per essere perfezionato” ma è un fatto che “la PA si sta modernizzando”. Ci si avvicina alla convenzione tra patronati e Maeci, ha annunciato Garavini, e sono state approvate alcune ioniziative in favore dei pensionati all'estero, come l'abolizione dell'IMU e della TASI e la quattordicesima per i meno abbienti. “Abbiamo sostenuto l'internazionalizzazione” e in made in Italy, ha continuato la parlamentare, ricordando i fondi stanziati ad hoc e la riforma dell'ICE. “Attraverso la riforma costituzionale avevamo blindato il voto degli italiani all'estero e la rappresentanza degli italiani all'estero e avevamo introdotto il voto dei temporaneamente all'estero”, ha rammentato Garavini, sottolineando la volontà di altre forze politiche che vogliono mettere in discussione il voto all'estero.
Ci sono poi “provvedimenti minori”, ma altrettanto “importanti” ad esempio per il rientro dei ricercatori o professori universitari all'estero. Senza dimenticare che “è col nostro governo che abbiamo rinnovato Comites e Cgie”.
“Questi sono risultati nostri, non altrui”, ha sottolineato Laura Garavini. “Noi siamo quelli che fanno le cose, che non perdono tempo a criticare gli altri”, ha aggiunto rivendicando che “chi lavora per gli italiani all'estero a livello politico, in parlamento, nelle commissioni e spessissimo anche sui territori sono solo i parlamentari del Partito Democratico”.
“Due cose abbiamo da vantare in aggiunta” a quelle già elencate, ha proseguito Garavini, “due risultati di cui dobbiamo andare molto fieri, perché sono nostri” e perché dimostrano che “in questi due anni abbiamo dato una svolta alle politiche degli italiani all'estero”, smettendo di vederli come “la riserva indiana” ed integrando “appieno le politiche degli italiani all'estero con quelle della promozione del sistema Paese”. Ciò, ha evidenziato la parlamentare PD, è avvenuto anche a livello di Ministeri, in primis all'interno della Farnesina con l'accorpamento della DGIT nella Promozione del Sistema Paese, ma anche con il raccordo tra diversi Ministeri che a diverso titolo se ne occupano.
Ed eccole le altre due conquiste del PD: “grazie ai nostri governi, che hanno cominciato a mettere in moto l'Italia, chi vive all'estero non si vergogna più del proprio Paese”; e “finalmente c'è una percezione del cambio degli italiani all'estero in Italia”, cambio che si rileva anche nell'attenzione crescente che l'informazione nazionale riserva ai giovani all'estero e dai quali deriva “per la prima volta dopo tanto tempo un'immagine positiva degli italiani all'estero”.
Ciò vuol dire, ha concluso una entusiasta Laura Garavini, che “stiamo riuscendo a portare in Italia quello che gli italiani all'estero sono”. Ed anche “questa due-giorni di lavoro ha dimostrato ciò che il Partito Democratico pensa, ciò per cui il PD si impegna, ciò a cui il Pd mira: che gli italiani all'estero siano percepiti in Italia ancora di più come quella straordinaria risorsa che voi avete dimostrato in questa due-giorni di essere”. (r.aronica\aise)