VENEZUELA: LA COSTITUENTE PUÒ ACCUSARE DI "TRADIMENTO ALLA PATRIA"

CARACAS\ aise\ - "Non si sa ancora se sarà caccia alle streghe. Ma la decisione dell’Assemblea Nazionale Costituente di indagare esponenti di spicco dell’Opposizione politica che potrebbero essere accusati del delitto di "tradimento alla Patria" e la successiva dichiarazione del presidente dell’Alta Corte, il magistrato Maikel Moreno, che assicura che la Costituente ha facoltà per agire in difesa della sovranità, la sicurezza e la tutela del territorio e dell’economia del Paese, sono inquietanti". È quanto si legge su La Voce d’Italia, il giornale on line diretto a Caracas da Mauro Bafile.
"L’alto tradimento, in tutti i Paese e quindi anche in Venezuela, occupa il primo posto nella scala dei delitti. Appartiene a quella categoria di azioni punibili che attentano allo stato, come organizzazione politica. Per alto tradimento si intende qualunque azione contro lo stato, contro la pace pubblica, contro l’integrità, l’indipendenza, la dignità della patria.
Da mesi, oramai, si minacciano i deputati del Parlamento e in particolare Henry Ramos Allup, Julio Borges e Freddy Guevara col privarli dell’immunità parlamentare e di accusarli di vari delitti. Tra questi, appunto, quello di "tradimento alla Patria".
Il presidente del Tribunale Supremo di Giustizia ha giustificato le proprie dichiarazioni assicurando che l’impunità è un flagello che provoca il deterioramento della giustizia. E ha anche rilevato che solo attraverso l’applicazione delle leggi si possono scoprire "i responsabili delle decine di vittime della violenza promossa e provocata da elementi politici e la gestione realizzata da alcuni attori della politica per bloccare economicamente il Paese, con unico cammino per demolire con la violenza i poteri democratici e sovrani del Paese".
Il magistrato ha commentato che è in attesa di una petizione formale della Costituente alla Corte.
– Non possiamo permettere, giacché membri del sistema di giustizia – ha detto il magistrato Moreno -, che alcune prerogative si trasformino in autorizzazione per commettere crimini. È il momento – ha concluso – di far rispettare la legge, di assicurare l’egemonia della ragione e della giustizia.
Non è, quindi, da scartare che nei prossimi giorni o settimane i leader dell’Opposizione, alcuni di questi ripetutamente accusati dal presidente Maduro e altri membri del governo di promuovere la violenza nelle manifestazioni di protesta, siano obbligati a recarsi all’estero per sfuggire all’arresto". (aise)