MARCO POLO VENISE: EMANUELE TREVI PREMIATO A PARIGI
PARIGI\ aise\ - Emanuele Trevi, col suo romanzo “Le peuple du bois (Il popolo di legno)”, e la traduttrice in francese dell’opera, Marguerite Pozzoli, edita da Actes Sud, hanno ricevuto ieri sera, nella sede dell’Ambasciata d’Italia a Parigi, il Premio letterario ‘Marco Polo Venise’, iniziativa giunta alla sua seconda edizione che gode del sostegno delle ‘Assicurazioni Generali’.
Accolto dal padrone di casa, l’ambasciatore Giandomenico Magliano, dalla presidente e ideatrice del Premio, Christine Bach, e dal presidente della Giuria, l’ambasciatore Umberto Vattani, un folto pubblico ha partecipato alla cerimonia che consacra, nel contempo, la migliore traduzione in francese di un’opera della narrativa italiana, di per sé pregevole, pubblicata Oltralpe fra il 2016 e il 2017, e la sempre maggiore diffusione della nostra letteratura in bacini linguistici, com’è quello francofono, con centinaia di milioni di lettori potenziali, il che amplifica la divulgazione dei nostri scrittori fra i non madrelingua. Il romanzo, ambientato in Calabria, parla di ‘Topo’ che diventa un idolo delle folle, interpretando un Pinocchio all’incontrario, che snocciola in una radio locale lunghe filippiche sull’assurdità della pretesa di voler migliorare le proprie condizioni di vita.
Alla cerimonia hanno partecipato i componenti della Giuria, nonché i sostenitori del Premio, a cominciare da Philippe Donnet, amministratore delegato del Gruppo Generali, main sponsor dell’iniziativa, ed altre aziende che hanno contribuito a tale azione di diplomazia culturale, come esponenti di vertice di Altran, di Orylag, la Venice International University, che è stata regista istituzionale della cerimonia, e la mecenate francese Odile Madar-Cohen. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha inviato un suo messaggio filmato.
Nel corso della serata, un impromptu musicale di Andrea Griminelli (flauto) e di Jean-Baptiste Fonlupt (pianoforte) ha intrecciato il genio esecutivo italiano e francese, su musiche di Bizet e di Ennio Moricone, nonché con una memorabile Barcarola di Chopin, evocante Venezia.
Afferma l’Ambasciatore Umberto Vattani: “oltre ai generosi sostegni privati, che credono nell’inedita formula dell’iniziativa, è l'intreccio dell’intervento della diplomazia e delle istituzioni ad assicurare prestigio al Premio Marco Polo Venise, che ha ottenuto i più significativi patrocini e, per la cerimonia finale, ha attirato i principali esponenti del mondo culturale dei due Paesi, in una cornice eccezionale quale l’Ambasciata italiana di Parigi. Ispirandoci a Marco Polo, grande viaggiatore, anche il nostro Premio è itinerante: l’anno prossimo, la cerimonia finale sarà ospitata all’ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset, a Roma, a Palazzo Farnese”.
“La filosofia originale che ispira il Premio e mi ha spinto a realizzarlo – sottolinea la sua ideatrice Christine Bach - sta appunto nel considerare la letteratura un ponte intellettuale per il dialogo fra i popoli, in una tensione comune verso la pace”. (aise)