Adozione di bambini dalla Cina/ Silli (Maeci): impegno continuo per riavviare le procedure

ROMA\ aise\ - Al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Sottosegretario agli Affari Esteri, Giorgio Silli, ha ricevuto una delegazione della Commissione per le Adozioni Internazionali e del Dipartimento per le politiche per la Famiglia per esaminare la questione delle procedure di adozione di bambini residenti nella Repubblica Popolare Cinese, attualmente bloccate. Con lui il Direttore generale per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie, Luigi Vignali. Silli, come ha scritto sul suo profilo Facebook, ha altresì incontrato un gruppo di famiglie che aveva già avviato l'iter adottivo di alcuni bambini cinesi che già conoscono.
“Le procedure di adozione già avviate da molte famiglie italiane sono state di fatto bloccate in Cina a causa dell’emergenza pandemica da Covid-19 – ha aggiunto Silli -. La Commissione per le Adozioni Internazionali è l’Autorità centrale che in Italia svolge i compiti previsti dalla Convenzione dell’Aja del 29 maggio 1993 sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione internazionale”
“Questo accordo internazionale – ha aggiunto Silli - vincola gli Stati a procedure rigorose nelle adozioni, con l'obiettivo di arginare il triste fenomeno della tratta dei bambini. La Commissione per le Adozioni Internazionali ha cercato in questi anni di mantenere aperto un canale di dialogo con la Cina. Da quando la situazione epidemiologica in Europa è migliorata, la Commissione ha chiesto all'Autorità centrale per le adozioni internazionali della Repubblica Popolare in molteplici occasioni, in ultimo il mese scorso, che le famiglie italiane possano recarsi in Cina per completare l’iter di adozione”.
“Purtroppo – ha sottolineato ancora l’esponente dell’Esecutivo - finora ha ottenuto solo risposte negative. Continueremo a impegnarci con la Commissione per le Adozioni Internazionali, con la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella, e con il dipartimento che dirige, per riavviare le procedure di adozione tanto dalla Repubblica Popolare Cinese, quanto dalla Repubblica di Bielorussia”.
“Abbiamo dedicato molto impegno alla questione in questi primi mesi di governo e non lesineremo sforzi ed energie, in particolare cooperando con altri Paesi, come Francia e Spagna in cui molte famiglie si trovano in situazione simile”, ha concluso il sottosegretario Silli. (aise)