COLUMBUS DAY: AMENDOLA RISPONDE A DI BIAGIO (AP-CE)
ROMA\ aise\ - “Pur riconoscendo il carattere esclusivamente interno agli Stati Uniti della vicenda legata al mantenimento o no del Columbus day presso alcune municipalità statunitensi, la Farnesina ha costantemente seguito con grande attenzione la questione”. Così scrive il sottosegretario agli esteri Vincenzo Amendola nella risposta alla interrogazione presentata dal senatore Aldo Di Biagio (Ap-Ce) circa l’azione della Farnesina per garantire la celebrazione del Columbus day.
Il Columbus Day, risponde Amendola, “ha consolidato negli anni il carattere di celebrazione dedicata alla collettività italoamericana negli Stati Uniti e al suo contributo nello sviluppo del Paese. Esso si celebra con importanti manifestazioni, quali parate, cortei e discorsi pubblici, in grandi città come New York, San Francisco e Chicago, e vasta partecipazione popolare da parte di italoamericani e sostenitori dell'italian way of life d' Oltreoceano. Cristoforo Colombo è diventato, quindi, il primo, storico simbolo della progressiva integrazione e affermazione, dapprima dei nostri emigrati e, con il passare delle generazioni, di una comunità italiana sempre più presente anche a livelli apicali nella società, nella politica, nell' economia e nella cultura degli Stati Uniti d' America”.
“Stati Uniti – ricorda il sottosegretario – nei quali è in corso da alcuni anni un dibattito, alimentato da ambienti legati ai nativi americani, che mira all' abolizione del Columbus Day, per sostituirlo con Giornate delle popolazioni native, alla luce di una rilettura della storia americana successiva al 1942, secondo la quale la spedizione di Colombo avrebbe assoggettato le popolazioni indigene, rendendole di fatto schiave e macchiandosi di gravi episodi di violazione dei diritti umani. Si tratta di un dibattito che interessa peraltro anche altri Stati del Continente americano e che si è recentemente elevato negli Stati Uniti, intrecciandosi con episodi di vandalismo nei confronti di statue dedicate a Colombo in diverse località”.
“Nel contesto di un quadro politico interno americano, caratterizzato da posizioni eterogenee sul tema della memoria di Colombo, - annota Amendola – si inserisce la presa di posizione molto chiara e netta del Presidente degli Stati Uniti, espressa attraverso l'atto di proclamazione della festività per il 2017. Il Presidente Trump ha infatti voluto, da un lato, onorare la figura storica di Cristoforo Colombo e dall'altro mettere al centro del proprio messaggio i sentimenti di stima, apprezzamento e amicizia nei confronti dell'Italia, patria di Colombo, definita “forte alleato e valoroso partner nella promozione della pace e della prosperità nel mondo”. Pur riconoscendo il carattere esclusivamente interno agli Stati Uniti della vicenda legata al mantenimento o no del Columbus day presso alcune municipalità statunitensi, - precisa Amendola – la Farnesina ha costantemente seguito con grande attenzione la questione”.
In particolare, “il Ministro Alfano, nell'esprimere il proprio apprezzamento per le parole del presidente Trump, era già in precedenza intervenuto a proposito degli atti di vandalismo a danno delle statue di Colombo, sottolineando il carattere storico e simbolico dell'esploratore italiano definito dallo stesso Ministro un "patrimonio dell'umanità". Venerdì 22 settembre, in occasione della sua presenza a New York per i lavori dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, si era infatti recato personalmente a rendere omaggio a Cristoforo Colombo a Columbus Circle, nel cuore di Manhattan, di fronte all'ingresso del Central Park, dove svetta la statua del navigatore più famoso della storia”.
E ancora: “il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha inoltre, attraverso l'Ambasciatore d'Italia a Washington e l'estesa rete consolare nel Paese, difeso la verità storica sulla figura dell'esploratore genovese, sottolineando in varie occasioni come americani, italiani e italoamericani debbano tutti sentirsi orgogliosi per lo straordinario contributo fornito da Colombo, che con la sua spedizione ha unito sponde fino ad allora separate, favorendo lo scambio di idee e culture”.
Insomma, continua Amendola, “l'impegno comune delle Istituzioni italiane è quindi quello di sensibilizzare, nei modi e secondo le circostanze più appropriate, sia le istanze di Governo che la società civile statunitense sul profondo significato storico di Colombo nonché sulla celebrazione del Columbus day, quale giorno di riconoscimento del contributo degli immigrati italiani allo sviluppo degli Stati Uniti e dell'amicizia tra i nostri due popoli. Tale impegno, come certamente saprà, - conclude il sottosegretario – risulta ulteriormente rafforzato a seguito dell'approvazione a larga maggioranza il 10 ottobre scorso parte del Senato della Repubblica di una mozione (un ordine del giorno - ndr) su questo tema specifico”. (aise)