"DINAMICA DEL NEOFUTURISMO": A BELGRADO LA RETROSPETTIVA DI DANIEL SCHINASI

BELGRADO\ aise\ - Si terrà dal 9 novembre 2017 al 15 gennaio 2018 a Belgrado la mostra "Dinamica del Futurismo", con cui l’Istituto Italiano di Cultura rende omaggio all’artista Daniel Schinasi, fondatore del Neofuturismo.
La retrospettiva, curata dalla figlia Sarah che sarà presente all’inaugurazione, copre un vasto periodo della produzione dell’artista. Una trentina di opere rappresentative dello stile del Neofuturismo e dedicate prevalentemente alla musica e allo sport, in cui i protagonisti sono il movimento e la dinamica che si traducono con il colore e la forma.
Riprendendo i risultati estetici di Umberto Boccioni e Gino Severini, Schinasi elabora una nuova etica della pittura futurista volta al recupero dei valori umanistici che hanno caratterizzato la storia dell’arte italiana.
Protagonista insieme a Carlo Carrà e Giorgio De Chirico del rinnovamento dell’arte italiana in chiave europea, lavora anche a Parigi a fianco dei massimi protagonisti dell’arte contemporanea.
Pittore di grande forza narrativa, oltre alle numerose esposizioni personali internazionali, si dedica alla composizione di grandi murales e opere di arte pubblica in cui dà rappresentazione ai valori umanistici del Neofuturismo.
Daniel Schinasi è nato ad Alessandria d’Egitto nel 1933 da famiglia sefardita d’origine ispano-livornese. Nel 1953 la sua formazione artistica inizia con i corsi serali di disegno presso l’Accademia Silvio Bicchi. Nel 1956 lascia l’Egitto per l’Italia e si installa ad Antignano, in provincia di Livorno. In Toscana conosce le opere dei Maestri del Rinascimento e in seguito a Parigi quelle degli Impressionisti e delle avanguardie del XX secolo.
Nel 1963 le prime opere neofuturiste sono esposte presso la Galleria Gussoni di Milano, dove conosce Carlo Carrà e Giorgio De Chirico. Nel 1969 a Parigi, presso la Galerie Duncan, in occasione della sua personale in omaggio a Boccioni e Severini, viene redatto il Manifesto del Neofuturismo diffuso a Milano nel 1970. Nel 1978 a Parigi conosce Sonia Delaunay che intrattiene con lui conversazioni sui protagonisti del Cubismo e del Futurismo. Inizia da quel periodo la grande pittura dei murali e dei pannelli negli atrii delle stazioni ferroviarie di Cecina, Pisa, Nizza e Grosseto, nell’Ippodromo di San Rossore, nelle università, negli ospedali, nei teatri d’opera (Israeli Opera di Tel Aviv). A Graz (Austria), sul muro esterno della prigione di stato e alla Streuli Pharmaceutica di Uznach in Svizzera.
Dal 1955 presenta mostre personali ed antologiche nelle capitali europee, negli Stati Uniti ed in Israele. Negli anni ’70 nasce l’amicizia con lo storico dell’arte Vincenzo Marotta che lo affiancherà e lo spronerà nello sviluppo della sua ricerca sul Neofuturismo e quella con lo scrittore Guido Lopez di Milano. Le pitture di Daniel Schinasi sono presenti in musei, pinacoteche e collezioni private. L’Italia, la Svizzera e la Francia, dove ha vissuto una buona parte della sua vita artistica, l’hanno visto protagonista impegnato a difendere l’arte figurativa.
Vive e lavora a Nizza. (aise)