LA FORMIDABILE CRESCITA DI MALTA VISTA DAGLI IMPRENDITORI ITALIANI - di Domenico Letizia


CASERTA\ aise\ - “Sono decenni che l’isola di Malta suscita particolare interesse per gli italiani. Ai nostri giorni la maggiore risorsa di Malta è una posizione geografica favorevole e una forza lavoro molto produttiva. Malta produce circa il 20% del proprio fabbisogno, ha risorse idriche d’acqua potabile limitate e nessuna fonte di energia domestica. L’economia dipende degli scambi con l’estero, dal settore manifatturiero (in particolare tessile ed elettronico) e dal turismo. Quest’ultimo è aumentato in maniera vertiginosa negli anni e ha portato alla costruzione di numerose strutture turistiche sull’isola. Sono numerosi gli imprenditori italiani che svolgono attività sull’isola e la Camera di Commercio Italo - Maltese (MICC) assume un ruolo centrale nello sviluppo del business tra l’Italia e Malta, fornendo servizi di varia natura agli imprenditori sia italiani che maltesi. Tentiamo di comprendere a fondo la realtà di Malta, anche in rapporto all’Italia, con Enry Di Giacomo, vice segretario della Camera di Commercio Italo Maltese”. Ad intervistare Di Giacomo è stato Domenico Letizia per il quotidiano “Cronache di Caserta”.
“D. Da cosa nasce la forza della Camera di Commercio Italo Maltese?
R. La Camera di Commercio Italo Maltese ha 25 anni di storia. La nostra Camera è riconosciuta dal governo italiano e siamo l’unica Camera di Commercio ufficiale a Malta. Offriamo servizi innovativi alle aziende italiane e alle aziende maltesi. Tra i nostri soci il 50% circa dei componenti sono maltesi, i quali utilizzano i servizi della Camera di Commercio per tutte le relazioni commerciali che hanno e vogliono intraprendere con l’Italia. Quello che noi tentiamo di svolgere è sostenere le aziende che vogliono attivare un processo di internazionalizzazione, attraverso analisi di mercato, rischi pagamenti e crediti, formazione alla internazionalizzazione dei mercati. La forza di un imprenditore all’estero parte dalla conoscenza, consapevolezza e formazione, grazie al lavoro di personale competente. Queste sono le armi per la giusta impresa.
D. Come svolgete tale lavoro di conoscenza e formazione?
R. Innanzitutto, va ribadito, Malta non è un paradiso fiscale, ma una nazione all’interno dell’Europa e con la penisola italiana vi è un trattato che regolamenta le relazioni economiche e lo scambio di informazioni. Ogni mese svolgiamo degli eventi intitolati “Malta Business Club” (https://www.maltabusinessclub.com) nella quale partecipano vari imprenditori interessati a svolgere attività imprenditoriale a Malta o che vogliano utilizzare Malta come ponte per l’estero poiché spesso gli imprenditori italiani che giungono sull’isola sono interessati ad utilizzare Malta come ponte per l’estero e non per svolgere delocalizzazione. Noi abbiamo vari consulenti esperti in settori specifici che informano gli imprenditori dell’importanza del luogo dove svolgere impresa, facendo attenzione a non correre rischi enormi e inappropriati. Svolgiamo anche attività di consulenza fiscale e illustriamo cosa implica l’apertura di una partita iva a Malta. L’obiettivo è mettere in guardia l’imprenditore italiano dai rischi d’impresa ed educare all’internazionalizzazione dei mercati e non accettiamo chi, imprenditore, è interessato a Malta solo come eventuale pase per svuotare il commercio in Italia.
D. La Camera di Commercio svolge attività per i giovani italiani interessati a Malta?
R. Per i ragazzi italiani interessati a lavorare e a studiare a Malta, come Camera di Commercio in collaborazione con QuiMalta.it, offriamo una serie di voucher formativi privati per studiare in scuole di formazione la lingua inglese, arrivando a risparmiare fino al 40% sul prezzo di listino delle scuole e non vi sono costi aggiuntivi. I voucher sono disponibili anche per tutte quelle aziende che vogliono internazionalizzare la propria azienda all’estero. È possibile ottenerli andando su https://www.quimalta.it
D. Che panoramica generale possiamo dare dell’imprenditoria italiana sull’isola?
R. A Malta ci sono circa 8000 società italiane, noi ne conosciamo 1500 e soltanto nella ristorazione gli imprenditori italiani sono 350. A Gozo, ad esempio, vi sono oltre una ventina di ristoranti italiani, tutti di altissima qualità e quattro gelaterie di pregio. Inoltre, ci sono anche aziende nel settore commerciale e finanziario e negli ultimi anni a Malta anche il “Made in Italy” di lusso inizia ad avere una certa importanza. Spesso, il maltese va in Sicilia e compra in Sicilia: dall’abbigliamento al cibo. Noi consigliamo l’acquisto di immobili per la creazione di Hotel e Bed and Breakfast perché vi è una forte vocazione turistica. Invece, le maggiori opportunità d’investimento sono nel settore medicale, farmacologico ed edilizio. Basti pensare che all’entrata di La Valletta, la storica Fontana del Tritone è in restaurazione da parte di una impresa italiana. Non dimentichiamo, i molti restauri di chiese sull’isola che si sono avuti grazie all’esperienza e al lavoro di imprese italiane, basti pensare al miracoloso restauro dalla Cupola della Chiesa di San Francesco avutasi attraverso un metodo innovativo in fibra di carbonio, progettato da una impresa italiana. L’italiano a Malta ha successo dove propone innovazione.
D. Malta continua ad essere un centro a vocazione turistica?
R. Positivi segnali per il turismo maltese arrivano dalle previsioni sull’incoming per Giugno 2017. È stato stimato che il numero dei visitatori totali in entrata a giugno corrisponde a 232.193 turisti con un incremento del 19,4% rispetto al mese corrispondente nel 2016: questo emerge dai risultati del sondaggio condotto dal NSO, National Statistics office-Malta. Sono stati effettuati complessivamente 189.687 viaggi turistici per ferie, mentre gli altri 21.015 sono stati intrapresi per scopi commerciali. Un significativo aumento del 47,9 % è stato registrato nel numero dei viaggi di lavoro. I turisti in entrata provenienti dagli Stati membri dell’UE sono aumentati del 16,1% a 193.020 rispetto al corrispondente mese del 2016. La spesa totale turistica è stata stimata a 193,7 milioni di euro, con un incremento del 14,3% rispetto all’anno precedente del mese corrispondente nel 2016. Questi dati sono importanti per sottolineare un settore sempre più in espansione, rappresentando uno dei maggiori punti di forza per le opportunità d’impresa, anche per gli imprenditori italiani.
D. Che bilancio delle importazioni e delle esportazioni possiamo dare di Malta anche in rapporto con l’Italia?
R. Per quanto riguarda i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla crescita dell’import, incrementi significativi si sono registrati nel settore dei trasporti e delle macchine (+47%); mentre la riduzione delle esportazioni è stata determinata soprattutto dalla diminuzione delle vendite di combustibili, lubrificanti, materiali simili (-75%) e prodotti chimici (-75%). Il 50,3% delle importazioni maltesi proviene dall’Europa (102,1 milioni di euro in più rispetto all’anno scorso). Diversamente le esportazioni sono diminuite nel giro di un anno del 2,3%. In merito ai rapporti con l’Italia, rispetto all’anno precedente, a maggio 2017, le importazioni sono aumentate del 43%, in linea con il trend europeo, mentre le esportazioni sono diminuite del 56%, in maniera cioè più marcata rispetto agli altri paesi europei. Nello specifico degli ultimi cinque mesi, le importazioni sono aumentate del 12% mentre le esportazioni sono diminuite del 35%.
D. Focus “Malta Freeport”: Che novità possiamo registrare da tale Hub portuale?
R. Alcune delle linee di trasporto delle principali compagnie marittime hanno scelto il Malta Freeport Terminals come hub di trasbordo per il Mediterraneo centrale, tra cui le imponenti compagnie 2M: Maersk Line, MSC, CMA CGM, UASC e China Shipping. Tali colossi sono stati attratti dall’invidiabile posizione geografica del Malta Freeport, nel campo delle operazioni di trasbordo, negli avanguardistici impianti dedicati al trasbordo e per le operazioni a basso costo. I clienti del Freeport beneficiano anche dell’elevata tecnologia dell’azienda nel ricorso ai sistemi informatici e la capacità a mantenere elevati gli standard qualitativi. Ci sono anche alcune imprese italiane che hanno un importante know-how nel settore e nella scorsa legislatura si è discussa la possibilità di fare dei lavori di potenziamento nei porti maltesi e noi come Camera di Commercio offriremo tutti servizi di assistenza anche nel seguire tali appalti e progetti. Come detto in precedenza, l’italiano a Malta ha successo dove propone innovazione”. (aise)