LA GIORNATA DEL DESIGN ITALIANO NEL MONDO A TIRANA

TIRANA\ aise\ - Il 2 marzo 2017 è stato proclamato dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con numerose istituzioni culturali ed economiche italiane, come la prima Giornata del Design Italiano nel Mondo. Nella stessa giornata in oltre 100 sedi del mondo verranno organizzate iniziative che promuovano questo importante settore della cultura e dell’economia italiane. Ogni incontro sarà preceduto dalla proiezione di un video realizzato dal grande regista Matteo Garrone.
In collaborazione con la Casa editrice OMBRA GVG e l’Università delle Arti di Tirana, l'Istituto Italiano di Cultura in Albania organizza un incontro con l’architetto Gabriella D’Amato, che si terrà il 2 marzo alle ore 11 presso la Sala Lectio (Salla Lektoriumit) Università delle Arti di Tirana.
D'Amato è autrice del saggio “Storia del design” che è stato tradotto in lingua albanese con il titolo “Historia e Dizajnit” (Ombra 2016, trad. Gejsi Tafa).
Storia del design - Una storia chiara e sintetica che ricostruisce gli eventi più significativi del design dalla fine del XIX secolo a oggi. Concorsi, esposizioni, poetiche individuali o collettive, intuizioni produttive o tecnologiche vengono esaminate attraverso le relazioni che collegano la loro vicenda alle relative cause e conseguenze. In un ambito geografico che spazia dall’Europa agli Stati Uniti e al Giappone, ogni evento costituisce la tessera del mosaico d’insieme della disciplina, che, nel suo insieme, è in grado di caratterizzare più di tutte il secolo appena trascorso e il nostro presente.
Gabriella D’Amato insegna Storia dell’architettura contemporanea e Storia del design e dell’arredamento presso l’Università Federico II di Napoli. Presso le Edizioni Laterza ha pubblicato: L’architettura del protorazionalismo (1987), Fortuna e immagini dell’Art Déco (1991) e Storia dell’arredamento dal 1750 a oggi (1992); è altresì autrice di Atmosfere d’Europa (Clean, Napoli 1999)0. Collabora alla rivista “Op. cit. Selezione della critica d’arte contemporanea” e ha redatto numerose voci biografiche per dizionari editi dalla Utet e da Umberto Allemandi. Per la Bruno Mondadori ha pubblicato L’Arte di arredare. La storia di un millennio attraverso gusti, ambienti, atmosfere (2001), Storia del design (2005) e Moda e design.
Alle ore 18 dello stesso giorno presso la Sala “Silvano Pedrollo” del Politecnico di Tirana si terrà poi un incontro con l’architetto Marta Laudani, designata “ambasciatore del design” a Tirana. L'incontro, dal titolo “Progettare la continuità”, è organizzato in collaborazione con il Politecnico di Tirana e l’Associazione degli Architetti d’Albania.
Marta Laudani illustrerà la sua ricerca progettuale attraverso sette temi nodali che sono altrettanti punti di partenza per una riflessione nel campo del design. Natura, materia, gesto, geometria, colore, arte e memoria saranno i nuclei scelti per raccontare il suo metodo di lavoro. Evidenziando anche quella stretta relazione con i maestri del design italiano, da Giò Ponti a Ettore Sottsass, che ha sempre contrassegnato la sua progettazione. Una continuità con la “tradizione italiana” intesa anche come contrapposizione all’ecclettismo e all’ostentazione formale oggi spesso prevalenti.
Marta Laudani svolge attività professionale prevalentemente a Roma e Milano. È operativa con Marco Romanelli nei campi del design per Bosa, Dorelan, Driade, Fiam, Glas, Oluce, Nodus ed altri, dell’architettura degli interni e dell’exhibit design. I suoi lavori sono stati pubblicati dalle principali riviste internazionali e su numerosi libri. Nel 2016 è stata tra gli invitati a realizzare una “stanza” alla mostra “Stanze. Altre filosofie dell’abitare” in occasione della XXI Triennale di Milano. Nel 2010, sempre la Triennale, le ha dedicato la monografica “Modificazioni impercettibili di una tipologia immodificabile”, nel 2004 ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia nella sezione “Notizie dall’Interno”, nel 2001 a Roma, per conto di Fiat-Engineering, ha progettato il recupero del “Museo della Civiltà Romana”. I suoi lavori sono stati esposti, tra gli altri, al Triennale Design Museum di Milano, al Maxxi di Roma, nei Musei Correr e Ca’ Rezzonico di Venezia, al Castello Sforzesco al Poldi Pezzoli di Milano, al Museo del Gioiello di Vicenza, alla Korea Foundation di Seul e allo Shiodome di Tokyo. La progettazione si è sempre affiancata ad un’intensa riflessione critica sui temi dell’abitare e del design: ha insegnato “Architettura degli interni” e “Storia del design contemporaneo” presso l’Università La Sapienza di Roma. Nel 2014 è uscito, per le edizioni Forma, il volume “Marta Laudani e Marco Romanelli: per un progetto continuo” dedicato al lavoro nel campo del design. (aise)