LA IV EDIZIONE DEI RICONOSCIMENTI “ACIAU LINGUAM DANTIS DIFFUNDIT”
BUENOS AIRES\ aise\ - “Cristiano Rattazzi, Jorge Macri, Antonio Pujía. Sono stati alcuni tra i protagonisti della cerimonia di consegna delle Distinzioni al Merito ACIAU Linguam Dantis Diffundit, che si è tenuta lo scorso 7 dicembre nel Circolo Italiano di Buenos Aires. La manifestazione, giunta alla quarta edizione, è espressione della volontà dell’Associazione che raggruppa 33 scuole italiane dell’Argentina e dell’Uruguay, di riconoscere personalità e istituzioni che si sono distinte per la loro opera di diffusione della cultura italiana o per il contributo significativo dato alla crescita dell’Argentina a partire dall’origine italiana del premiato o ai rapporti con l’Italia”. È quanto si legge sull’ultimo numero del 2017 della “Tribuna Italiana”, quindicinale diretto a Buenos Aires da Marco Basti.
“Il comune punto di partenza è il determinante contributo di valori dato dagli italiani alla costruzione dell’Argentina che comprende, tra l’altro, l’aver fondato lungo la storia dell’immigrazione, tante scuole in tutto il Paese, espressione della volontà di tramandare la cultura italiana e di diffonderla anche tra chi - argentini o stranieri di altra origine - non erano italiani.
Numerose le personalità e istituzioni che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento nelle passate edizioni, a cominciare dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, al quale gli è stato consegnato due mesi dopo la sua visita in Argentina.
Ricordate con il riconoscimento, nelle precedenti edizioni, grandi uomini della nostra comunità, quali Agostino Rocca, Dionisio ed emilio Petriella, Angel Battistessa, Fulvio Pagani, René Favaloro, Mario Basti, Bartolo Denaro o Mario Bani, tra gli altri.
O tra le personalità che hanno ricevuto in vita la Distinzione al Merito nelle tre precedenti edizioni, ricordiamo Giuseppe Angeli, Amedeo Lombardi, Giovanni Costanzelli, Donato De Santis, Maria Esther Badin, Luigi Losi o Adalberto Villecco.
E tra le istituzioni riconosciute in passato ci sono l’Organizzazione Techint, l’Ospedale Italiano di Buenos Aires, la Delegazione Argentina del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e la nostra TRIBUNA ITALIANA.
Lo scorso 7 dicembre, ancora una volta, l’elegante cerimonia ha visto la consegna della medaglia e la pergamena che testimoniano la riconoscenza delle scuole italiane verso quanti tengono in alto in Argentina il nome dell’Italia e della sua cultura.
Le DAM edizione 2017 sono state assegnate post mortem al maestro Alberto Ginastera, forse il più importante compositore argentino, maestro, tra gli altri, di Astor Piazzolla e autore di tre famose opere: “Don Rodrigo”, “Bomarzo” e “Beatrix Cenci”. Consegnata la Distinzione anche ai figli, nipoti o collaboratori di altri prestigiosi dirigenti, pensatori e intellettuali: il giurista Dino Jarach, uno dei grandi esperti di diritto fiscale; il prof. Eugenio Pucciarelli, filosofo; l’ing. Roberto Rocca, presidente dell’Organizzazione Techint alla quale diede una determinate proiezione internazionale; l’architetto Clorindo Testa, autore di molte tra le più emblematiche costruzioni moderne di Buenos Aires, a cominciare dalla sede della “Biblioteca Nacional”. E inoltre Antonio Macri, imprenditore, compianto dirigente della collettività (fu, tra l’altro, vicesegretario del CGIE, presidente dell’Ospedale Italiano e della Fondazione Culturale Coliseum), padre di Jorge Macri e zio dell’attuale Presidente della Nazione, Mauricio Macri.
Jorge Macri, sindaco di Vicente López, ha ricordato la passione di suo padre per la cultura italiana, in particolare per la musica e l’impegno convinto nelle attività della collettività italiana.
Cristiano Rattazzi, presidente di FCA in Argentina (“ma qui chiamiamola Fiat”, ha detto), ha ringraziato l’ACIAU per il riconoscimento dato alla ditta, presente da oltre un secolo in Argentina, dove ha costruito il suo stabilimento oltre mezzo secolo fa. Rattazzi ha messo in risalto il valore del lavoro e dell’istruzione, perché il paese possa svilupparsi e per la crescita civile della sua società e si è detto fiducioso sul futuro dell’Argentina. Felice ed emozionato si è detto il maestro Antonio Francesco Pujía, scultore calabrese emigrato da piccolo in Argentina, dove è diventato uno degli artisti più apprezzati, visto che si è distinto sia nella scultura che nelle opere realizzate per i sceneggiati del Teatro Colón e anche come disegnatore artigiano orafo.
Eduardo Coletti, prestigioso architetto nato a Tucumán, di figlio di italiani, rettore della facoltà di Architettura dell’Università di Tucumán, docente di varie università argentine, titolare di una ditta di costruzioni e impegnato dirigente della Società Dante Alighieri di Tucumán. Riconoscimento anche ad un altro architetto tucumano di origine italiana, César Pelli, autore tra le altre delle famose Torri Petronas diventate un simbolo di Kuala Lumpur. Non era presente perché impegnato in altri lavori, in giro per il mondo.
Un’altra prestigiosa personalità internazionale argentina di origine italiana, il prof. Domingo Liotta, cardiochirurgo e autore, tra l’altro del primo cuore artificiale insieme al collega Denton Coole. Riconoscimento come dirigenti istituzionali a Sebastian Impelluso, presidente del Circolo Italiano di Buenos Aires e l’ing.. Ricardo Humberto Rodríguez, dirigente della Scuola Giosuè Carducci di Tucumán e della Dante Alighieri di quella città.
Tra i benefattori, premiate due donne: Yolanda Enid Orti de Cueto e la prof.ssa Fiorella Liverani Bertinelli, per molti anni docente dell’Università per Stranieri di Perugia, apprezzata da tanti docenti di italiano in tutto il mondo.
Le ispirate parole dell’avv. Alberto Conti, presidente dell’ACIAU, hanno chiuso la brillante cerimonia di un evento che è in sé stesso un omaggio al meglio dell’italianità in Argentina”. (aise)