L’ISTITUTO FERNANDO SANTI DELL’EMILIA ROMAGNA PIANGE LA SCOMPARSA DI MARTA MUROTTI

BOLOGNA\ aise\ - "Regnava un’atmosfera di sincera commozione alla Camera mortuaria dell’Ospedale Maggiore di Bologna dove era esposta la salma di Marta Murotti scomparsa la sera dell’11 aprile scorso". Come riferisce l’Istituto Fernando Santi dell’Emilia Romagna, "rrano presenti molte personalità del mondo politico-istituzionale e dell’associazionismo che hanno ricordato la figura di Marta per il suo impegno a favore degli esclusi, dei migranti e dei lavoratori in generale".
Marta Murotti, in particolare con Antonio Panieri e con il sen. Luigi Gaiani, nel decennio 1980-1990 diede impulso allo sviluppo della Consulta degli Emiliano Romagnoli nel mondo e della normativa che ne garantiva i diritti e le pari opportunità. "Sempre sensibile ai bisogni dei migranti, fossero corregionali o immigrati stranieri, Marta Murotti ha orientato la propria condotta ai valori dell’accoglienza, della democrazia e della tutela delle donne", ricorda l’IFS, "e ha qualificato l’attività dei movimenti femminili nella ricerca di un riconoscimento istituzionale e sociale".
"Anche quando terminò il suo impegno politico nelle Istituzioni pubbliche", conclude l’IFS, "Marta Murotti si è adoperata in seno alla Consulta e alla FILEF per concorrere con l’Istituto Fernando Santi alla realizzazione di iniziative, in Italia e nei paesi di immigrazione, a favore dei migranti". (aise)