PD USA: NO A SCISSIONI NEL PARTITO DEMOCRATICO
NEW YORK\ aise\ - "Come segretari e dirigenti del Pd USA, siamo preoccupati per le vicende interne al nostro partito e rimaniamo increduli per le modalità della discussione che si protrae da troppo tempo e, soprattutto, per la minaccia di una scissione". Prendono posizione di là dall’oceano i responsabili del Partito Democratico in Usa, che così commentano quanto avvenuto ieri, durante l’Assemblea del Partito Democratico a Roma, dove sono state poste le basi per una nuova scissione nella sinistra italiana.
"Negli Stati Uniti, subiamo i risultati di una tornata elettorale che ha segnato la crisi dei democratici americani e che ha portato una destra xenofoba e populista alla guida del Paese", osserva il PD Usa in una nota congiunta. "Assistiamo scoraggiati ai personalismi che stanno caratterizzando questa fase politica del partito e che non sembrano tenere conto nè delle vicende internazionali nè delle reali necessità del Paese".
"Non ci interessa assegnare patenti di colpa", precisa la nota; "vogliamo invece che la sua classe dirigenteri trovi la piena coscienza dei nostri valori e del proprio ruolo e sia in grado di trovare una soluzione ai propri dissidi nell’interesse del Paese. Il nostro", conclude la nota, "è un richiamo alla responsabilità e alleidee che ci hanno portato a stare insieme nel rispetto di principi democratici".
Hanno firmato la dichiarazione congiunta: Sergio Gaudio, segretario Pd USA; Pasquale Nestico, predidente Pd USA e segretario Pd Filadelfia; Silvana Mangione, segreteria Pd USA e segretaria Pd Tristate; Eleonora Granata, segreteria Pd USA e segretaria Pd Los Angeles; Mico Licastro, segreteria Pd USA; Vincenzo Pascale, segreteria Pd USA; Giovanni Faleg, segretario Pd Washington DC; Elena Luongo, segretaria Pd New York; Massimo Costetti, segretario Pd San Francisco; Adolfo Gatti, segretario Pd Boston; Alice Vezzaro, assemblea Pd USA; Enrico Zanon, assemblea Pd USA. (aise)