PINOTTI A MALTA PER LA RIUNIONE INFORMALE DEI MINISTRI DELLA DIFESA UE
ROMA\ aise\ - Si è concluso ieri, 27 aprile, a Malta il meeting dei Ministri della Difesa dell’Unione Europea, al quale ha preso parte il Ministro Roberta Pinotti. Libia, Operazione Sophia e Difesa europea i temi al centro della riunione.
L’area mediterranea deve essere al centro del dibattito politico e delle decisioni degli Stati europei, e la Difesa Europea necessita di iniziative concrete e utili a dare risposte ai nostri cittadini. Questa la linea esposta dal Ministro Pinotti in merito ai due temi - Libia/Operazione Sophia e “Permanent Structured Cooperation (PESCO)”- al centro del meeting informale che si è svolto a La Valletta nel semestre di presidenza maltese della UE.
Riunione alla quale hanno preso parte, tra gli altri, l’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza UE, Federica Mogherini, il Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, il Sottosegretario ONU per le Peacekeeping Operations, Jean-Pierre Lacroix, e il Ministro della Difesa maltese Carmelo Abela.
Riguardo alle missioni e operazioni di politica comune di sicurezza e difesa (CSDP) la titolare del Dicastero ha sottolineato come “le situazioni di instabilità del Medio Oriente, Nord Africa, Africa sub-sahariana e Corno d’Africa abbiano pesanti ripercussioni - attraverso il mare - sulla stabilità e sicurezza dell’area euro-mediterranea”.
Basilare, quindi, porre il bacino Mediterraneo al centro del dibattito politico e delle decisioni degli Stati europei nella convenzione che solo la presenza costante di una operazione di sicurezza marittima europea può mitigare e, nel lungo periodo, eventualmente rimuovere gli effetti di tale instabilità.
Da qui la necessaria revisione del mandato dell’operazione Sophia, consentendone l’evoluzione in un’operazione di sicurezza marittima. Indispensabile una sinergia con le altre operazioni marittime regionali in corso - l’operazione NATO “Sea Guardian” e quella nazionale “Mare Sicuro” -, attività da inquadrare in una cornice di azione più ampia di “Regional Comprehensive Approach”, dando anche maggiore impulso alle attività di addestramento della guardia costiera e delle marine libiche.
“L’Italia è molto impegnata in Libia, sostiene gli sforzi libici di normalizzazione assicurando supporto sanitario, formativo e addestrativo” ha detto il Ministro nel corso della riunione. Quale segno di fiducia nei progressi realizzati fino ad ora, il nostro Paese ha riaperto lo scorso 10 gennaio la propria sede diplomatica a Tripoli.
La seconda sessione di lavoro era dedicata invece alle iniziative che realizzate a valle della “EU Global Strategy” e del relativo “Implementation Plan”, per una più efficace cooperazione ed una maggiore integrazione della difesa europea.
In primo piano le iniziative di cooperazione strutturata permanente (PESCO - Permanent Structured Cooperation), passo decisivo verso il rafforzamento della difesa europea: uno strumento essenziale per muoversi verso un modello che combini la volontà politica di alcuni stati membri a fare di più, in accordo a quanto già previsto da Trattati, con la necessità di avere le istituzioni europee più coinvolte nel facilitare tale processo evolutivo.
“È forte e sentita l’esigenza di andare avanti con la difesa europea” ha detto il Ministro che si è detto soddisfatta per il Fondo comune per la difesa condiviso dall’Italia.
A La Valletta si è parlato anche degli EU Battlegroup e della necessità di procedere ad una effettiva verifica delle modalità del loro utilizzo: indispensabile assicurare maggiore flessibilità all’impiego di questi assetti e, in tale ottica e individuare idonei criteri per rendere possibile il loro uso in forma “modulare”, ma anche ampliare in modo permanete le modalità di finanziamento comune, assicurazione una più corretta divisione dei costi sostenuti dagli Stati Membri.
A margine della riunione, il Ministro ha incontrato per un colloquio bilaterale il Sottosegretario ONU per le Peacekeeping Operations, Jean-Pierre Lacroix, incentrato sulle attività di UN peacekeeping. Da Lacroix sono giunti il ringraziamento e l’ammirazione per il lavoro svolto dalle Forze armate italiane in ambito peacekeeping. (aise)