TUTELA DEGLI ITALIANI IN VENEZUELA: I SENATORI 5 STELLE INTERROGANO IL GOVERNO

ROMA\ aise\ - Dalle pensioni all’apertura di conti postali fino al volo diretto Roma – Caracas: il Governo deve fare di più per tutelare i connazionali in Venezuela. Questo, in estrema sintesi, quanto richiesto dai senatori 5 Stelle che, in una interrogazione a prima firma Bertorotta, hanno interpellato i Ministri del lavoro Poletti, degli esteri Alfano e dei trasporti Delrio.
“In data 6 agosto 1991, - si ricorda nella premessa – il Parlamento italiano ha approvato la ratifica e l'esecuzione della convenzione di sicurezza sociale tra la Repubblica italiana e l'allora Repubblica venezuelana, oggi Repubblica bolivariana del Venezuela; dalla metà del 2014, con la caduta dei prezzi del petrolio, il Paese latino-americano vive una profonda crisi monetaria, che pesa gravemente sull'economia e sulla qualità della vita. La crisi economica è ulteriormente aggravata dalla situazione politica che, a seguito delle elezioni del dicembre 2015, vede una maggioranza parlamentare diversa rispetto alla composizione del Governo; ciò contribuisce ad aumentare l'instabilità politica ai massimi livelli; la straordinaria crescita del tasso di inflazione influisce in maniera determinante sulla situazione economica e monetaria attuale, rendendo obsoleta la convenzione in materia di sicurezza sociale tra Italia e Venezuela, stipulata il 7 giugno 1988 e ratificata con legge 6 agosto 1991, n. 260”.
“Dal 2010 – si annota – i pensionati italiani in Venezuela lamentano gravi problemi di conversione della pensione erogata dall'INPS in moneta locale, con conseguente perdita del potere d'acquisto e peggioramento delle condizioni di vita; dal maggio 2014, Alitalia ha sospeso i voli da Roma per Caracas, isolando di fatto i nostri connazionali, che sono costretti a effettuare scalo in Spagna o in Portogallo, aumentando considerevolmente i tempi e i costi di spostamento da e per Roma; da dicembre 2015 l'ente previdenziale venezuelano IVSS (Instituto venezolano de los seguros sociales) ha sospeso il pagamento delle pensioni dovute ai circa 1.000 pensionati venezuelani residenti in Italia”.
I senatori, poi, ricordano che “il Senato italiano, in data 24 gennaio 2017, ha approvato la mozione 1-00709 del sen. Casini nonché l'ordine del giorno 9/1-00709/1 presentato dal sen. Sangalli, che impegna il Governo a valutare la possibilità di utilizzare strumenti di carattere risarcitorio a favore dei cittadini e delle società italiane che vantino crediti nei confronti del Governo e degli enti pubblici venezuelani; l'ambasciata venezuelana, interpellata dalla prima firmataria del presente atto, ha più volte sottolineato la volontà di collaborazione tra il Governo italiano e quello venezuelano per risolvere le criticità evidenziate”.
Inoltre, “in data 24 ottobre 2016, il direttore centrale delle settore convenzioni internazionali e comunitarie dell'INPS, dottor Giuseppe Conte, in risposta ad una richiesta di informazioni da parte dalla prima firmataria del presente atto, in relazione alle prestazioni pensionistiche non retributive, sosteneva che "Con riferimento, in particolare, all'integrazione al minimo, gli aumenti delle pensioni venezuelane, quasi decuplicate nel loro valore nominale negli ultimi 5 anni, hanno fatto aumentare l'ammontare del trattamento di base, portando ad una forte riduzione, se non addirittura all'azzeramento, dell'integrazione al minimo"; il 29 settembre 2016 il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, d'intesa con la Ragioneria generale dello Stato, ha espresso parere favorevole all'adozione del tasso Dicom (cambio parallelo) ai fini del calcolo delle prestazioni italiane legate ai redditi erogati dall'INPS in favore dei pensionati italiani residenti in Venezuela, a decorrere dal 1° gennaio 2017”.
“Nel mese di gennaio 2017 – ricordano i senatori – sono stati corrisposte dall'INPS pensioni più alte ai pensionati italiani residenti in Venezuela, in virtù dell'adozione di un cambio più favorevole per i nostri concittadini pensionati; sono pervenute, nel mese di febbraio 2017, alla prima firmataria segnalazioni provenienti da pensionati residenti in Venezuela che affermano di ricevere lo stesso importo di pensione, senza aver riscontrato alcun aumento. Inoltre, a febbraio e a marzo 2017 numerosi pensionati residenti in Venezuela hanno lamentato confusione nell'indicazione degli importi. In particolare, non risulterebbe chiaro se gli aumenti ricevuti nel mese di gennaio 2017 siano rimborsi di quote antecedenti o la mensilità di gennaio. I patronati non riuscirebbero a fornire indicazioni circa la causale dei versamenti, ovvero non avrebbero le informazioni sufficienti per chiarire se detti aumenti siano corrisposti a parziale saldo dei mesi precedenti o se costituiscano l'importo della pensione di gennaio 2017, ricalcolata secondo il nuovo sistema di cambio, alimentando involontariamente un clima di incertezza”.
E ancora: “nel mese di marzo 2017 è altresì pervenuta una lista contenente i nominativi di circa 100 pensionati che, vantando crediti nei confronti di IVSS, sollecitano un accordo tra gli enti previdenziali dei due Paesi al fine di permettere all'INPS di anticipare parte delle pensioni dovute dal Venezuela; nel corso della recente visita del Movimento 5 Stelle in Venezuela la delegazione, composta dall'on. Manlio Di Stefano e dai sen. Vito Petrocelli e Ornella Bertorotta, ha avuto la possibilità di confrontarsi con i parlamentari venezuelani di maggioranza e opposizione. In particolare, la compagine che sostiene il Governo Maduro si è impegnata a risolvere quanto prima il problema delle pensioni IVSS. La stessa problematica è stata sollevata anche durante l'incontro con il Ministro degli esteri venezuelano, che ha mostrato apertura al dialogo sul tema”.
“La grave situazione economica nel Paese latino-americano – sottolineato i 5 Stelle – richiede alle istituzioni italiane una maggiore assistenza ai nostri connazionali; le condizioni che avevano portato alla sottoscrizione della convenzione in materia di sicurezza sociale tra i due Paesi sono profondamente cambiate, al punto da rendere la convenzione obsoleta; è necessario che l'INPS si attivi per risolvere le problematiche segnalate dai pensionati residenti in Venezuela che non avrebbero ancora ricevuto l'adeguamento della propria pensione al cambio parallelo; è necessario che siano chiariti i tempi e le modalità dei rimborsi delle mensilità precedenti all'adeguamento del pagamento delle pensioni con il nuovo regime di cambi da parte dell'INPS”.
Inoltre, “è necessario riattivare quanto prima i collegamenti aerei tra Roma e Caracas, permettendo così ai nostri connazionali di raggiungere l'Italia in maniera più veloce ed economica; è necessario, al di là di ogni considerazione politica o ideologica, confrontarsi e dialogare con il Governo in carica, per risolvere in maniera definitiva i problemi concreti dei nostri connazionali; al fine di tutelare i pensionati italo-venezuelani in Italia e prevenire la povertà assoluta in età avanzata, è necessario che l'INPS si faccia carico dei crediti vantati dai circa 1.000 pensionati residenti in Italia che attendono da dicembre 2015 di percepire la pensione erogata da IVSS, anticipando almeno parte delle somme dovute attraverso il versamento dell'importo corrispettivo alla pensione minima italiana, su cui l'INPS potrà rivalersi in accordo con IVSS”.
Quindi, ai tre ministri si chiede di sapere “se siano a conoscenza dei fatti esposti; se intendano sostenere un processo di dialogo finalizzato ad una modifica della convenzione pensionistica, anche alla luce del mutato quadro politico ed economico dei due Paesi contraenti; se intendano adottare, per quanto di competenza e conformemente allo spirito del citato ordine del giorno approvato in data 24 gennaio 2017, iniziative a tutela delle pensioni degli italiani residenti in Venezuela attraverso la concessione del permesso all'apertura conto corrente presso Poste Italiane”.
Sul fronte trasporti “se intendano attivarsi, nei limiti delle rispettive attribuzioni, al fine di concordare con il Governo venezuelano una soluzione sulla situazione di Alitalia e permettere così il ripristino dei voli aerei diretti da e per Roma; se intendano valutare l'ipotesi di sondare la volontà di altre compagnie aeree di attivare servizi di trasporto aereo per la tratta Caracas-Roma” e, infine, “se intendano attivarsi, nell'ambito delle rispettive competenze, affinché l'INPS corrisponda ai pensionati che vantano crediti verso IVSS somme tali da garantire, a titolo di anticipo sulla maggior somma dovuta dall'IVSS, la pensione minima sociale riconosciuta dal sistema italiano”. (aise)