"777 IN FONDO A DESTRA": LA NUOVA ARTE BRULICA IN VIA GARIBALDI A VENEZIA
VENEZIA\ aise\ - Si inaugura domani, mercoledì 18 aprile, a Venezia la mostra collettiva "777 in fondo a destra", che sarà allestita negli spazi di via Garibaldi ai numeri 992/a, 994, 996 e 1830 sino a domenica 22 aprile.
All'interno di una ex macelleria, una ex falegnameria e una ex latteria, in una delle zone più vive di Venezia, i giovani curatori del venticinquesimo corso della School for Curatorial Studies Venice hanno scelto di intervenire con degli allestimenti pensati per gli spazi, valorizzando la storia di questi luoghi e l'operato dei artisti.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra la School for Curatorial Studies Venice e la Venice Art Projects e vedrà esposte opere di Ruth Beraha, Marco Casella, Oscar Isaias Contreras Rojas, Daniele Costa, Fabio De Meo, Chiara Enzo, Andrea Grotto, Xhimi Hoti, Alberto Luparelli, Francesco Nordio, Polisonum, Francesco Pozzato, Barbara Prenka, Matilde Sambo e Matteo Vettorello.
Secondo Boris Groys la vita di un'opera d'arte inizia solo quando entra a far parte della collezione di un museo, ma egli denuncia anche l'incapacità di queste istituzioni di riuscire ad esporre ciò che è veramente contemporaneo, evidenziando così un “ritardo strutturale”. Ma allora cosa ne è dell'operato di un artista prima che trovi il proprio posto all'interno di una collezione museale? È possibile cogliere e valorizzare le potenzialità di una ricerca artistica ancora emergente? E come?
Durante questi mesi di lavoro e ricerche gli studenti hanno sviscerato alcune delle dinamiche che contraddistinguono il sistema dell'arte contemporanea riflettendo su come oggi i giovani artisti si rapportano al mercato. Ed ora "777 in fondo a destra" invita il visitatore a essere parte attiva di una fucina creativa di idee dove spazi indipendenti, artisti emergenti e giovani curatori mettono in scena un percorso sperimentale nella divulgazione delle pratiche artistiche contemporanee.
Valori, pensieri e discussioni condivisi prendono forma in un processo creativo: tavole rotonde, project room, dibattiti e rassegne video, progetti irrealizzati o appena concepiti in un'esposizione di idee e incontri in un evento unico.
Tramite talk, allestimenti temporanei e simposi informali la mostra diffusa ambisce a farsi portavoce di una ricerca esemplare presentando innumerevoli sfaccettature della contemporaneità e gettando le basi per il progetto "What is more contemporary than contemporary?", che, organizzato sempre dai giovani curatori, inaugurerà lo stesso weekend e diventerà un appuntamento imperdibile durante i mesi a seguire, quando importanti figure del collezionismo internazionale si incontreranno a Venezia per intervenire in merito alle modalità con cui riconoscere, valorizzare e mettere in scena la vera identità artistica della nostra epoca, in una cornice unica ed esclusiva.
Il progetto "777 in fondo a destra" è anche l'inizio della collaborazione tra Venice Art Project e la School for Curatorial Studies Venice: le due realtà infatti nelle prossime edizioni del Corso trasformeranno nuovamente i quattro spazi in delle vere e proprie project room per i giovani studenti che avranno modo di realizzare progetti pensati con l'obiettivo di valorizzare Venezia, la sua storia e i suoi artisti. (aise)