ACCORDI CON SAN MARINO: GARAVINI (PD) INTERROGA MOAVERO

ROMA\ aise\ - Nell’ambito dei lavori per la revisione dell'accordo di amicizia e buon vicinato tra Italia e San Marino del 1939, la Farnesina dovrebbe “inserire le questioni degli italiani residenti a San Marino nel quadro dei negoziati appena avviati”. È quanto sostiene la senatrice Pd Laura Garavini, che sulla questione ha interrogato il Ministro degli esteri Moavero Milanesi.
Nella premessa, la senatrice ricorda che “venerdì 12 ottobre 2018 si è tenuto il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale un primo incontro tecnico tra le autorità italiane e quelle sammarinesi per la revisione dell'accordo di amicizia e buon vicinato tra Italia e San Marino del 1939; tale tavolo tecnico fa seguito alla visita del Ministro in indirizzo a San Marino nello scorso mese di agosto”.
“A quasi 80 anni dalla firma della convenzione di amicizia e buon vicinato sembrano maturi i tempi per aprire una nuova fase dei rapporti tra Italia e San Marino”, annota la parlamentare che aggiunge: “nello scorso novembre il Comites San Marino ha depositato presso la segreteria istituzionale del Parlamento sammarinese due progetti di legge di iniziativa popolare in tema di cittadinanza e di diritto di elettorato attivo e passivo a favore dei cittadini italiani residenti nella Repubblica del Titano (circa 14.000) e sammarinesi; dal 2000, anno in cui è stato introdotto a San Marino l'impianto normativo disciplinante la materia della cittadinanza, lo scenario sociale è cambiato e così gli orientamenti culturali; negli ultimi 10 anni in Europa si è intervenuti diffusamente per riformare le leggi sulla cittadinanza, facendo emergere una propensione a concepirle in termini meno identitari”.
Posto che “gli Stati europei accettano o tollerano in modo crescente la doppia cittadinanza e si sta riducendo sempre più il numero di quegli Stati che chiedono la rinuncia” e che “si sono fatte strada anche condizioni più agevoli per la naturalizzazione, come in Germania dove servono 5 anni di residenza, in Svizzera dove ne occorrono 12, in Belgio 3, in Austria 6, in Lussemburgo 7”, Garavini chiede al ministro “di sapere se in tale contesto non ritenga di dover inserire le questioni degli italiani residenti a San Marino nel quadro dei negoziati appena avviati”. (aise)