ARCHITETTURA E ‘68: ARCHITETTI ITALIANI A TIRANA CON L’IIC

TIRANA\ aise\ - Come è cambiata l’architettura nel 1968? Quali furono le esperienze progettuali in Italia ma anche in altri paesi dove istanze politico-sociali si coniugavano a esigenze urbanistiche e abitative? Quali e quante conseguenze di quel periodo sono ancora oggi visibili nell’estetica dell’architettura odierna? Per riflettere su quella stagione l’Istituto Italiano di Cultura di Tirana – nell’ambito della Tirana Architecture Week – ha scelto una prospettiva inusuale, ovvero l’Albania e Tirana, un paese e una città che non hanno vissuto direttamente il ’68 e dintorni, se non attraverso gli echi e i riverberi di altre nazioni, soprattutto europee.
Prospettiva che sarà al centro di “Architettura e ‘68”, conferenza in programma questa domenica, 23 settembre, dalle 19.00 al Destil Hotel di Tirana, cui parteciperanno gli architetti italiani Gian Piero Frassinelli, Franco Purini e Luca Garofalo, insieme al collega albanese Besnik Aliaj, moderati da Bruno Di Marino.
Nel campo dell’architettura e del design gli anni intorno al 1968 sono stati decisivi per il cambiamento nel nostro rapporto con l’idea di abitare e con l’uso degli oggetti, ripensando le nozioni di forma e di funzione. Il movimento sperimentale dell’architettura radicale e del “contro-design” si sviluppa nell’arco di un quindicennio (dal 1960 al 1975) ma vede il suo climax proprio nell’anno della rivolta giovanile. Protagonisti internazionali sono, tra gli altri, il giapponese Isozaki e il collettivo londinese Archigram; in Italia i toscani Superstudio, Archizoom e UFO, ma anche figure come quelle di Ettore Sottsass e Ugo La Pietra a Milano e Riccardo Dalisi a Napoli.
A ricordare il passato e a riflettere sul presente ci saranno tre architetti italiani: Franco Purini, che illustrerà una serie di suoi progetti dell’epoca, Gian Piero Frassinelli (del collettivo Superstudio) che costruirà il suo intervento su un racconto di eventi storici prendendo in considerazione un ampio arco cronologico pre e post ’68 e Luca Galofaro, che parlerà invece del rapporto tra architettura e ’68 al di fuori dell’Italia. Lo sguardo di Besnik Aliaj, Rettore dell’Università POLIS di Tirana, offrirà invece ai relatori ed al pubblico una prospettiva locale investigando il punto di vista sociale ed urbano.
A moderare l’incontro Bruno Di Marino, storico e teorico dei media, che mostrerà tra l’altro alcuni materiali audiovisivi inerenti al tema. È prevista la traduzione simultanea in albanese.
L’incontro – organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Tirana – fa parte della Tirana Architecture Week (TAW 2018), [Co]habitation Tactics. Imagining future spaces in architecture, city and landscape, organizzata dalla Università POLIS, che si svolge dal 18 al 28 settembre. (aise)