BARDONECCHIA/ PD PARIGI: NON SI FA COSÌ LA NUOVA EUROPA

PARIGI\ aise\ - “L’episodio di Bardonecchia è una banale disputa – ce ne sono ogni giorno in Francia e in Italia, e altrove – fra un gruppo privato che vive sull’aiuto ai migranti, una ONG, e le forze di polizia. Ma acquista un aspetto scandaloso e vergognoso per le maniere violente ed irrispettose degli agenti francesi e per il clamore suscitato da stampa, TV, da certi politici, e più di tutti dalla ONG in questione. Invece di restare un caso particolare in questo quadro, pur gravissimo, è diventato un conflitto fra Italia e Francia”. Così in una nota il Circolo Pd di Parigi che, riferendosi ai fatti accaduti il 30 marzo scorso, “deplora la deriva del governo francese, che è in difficoltà per i tragici fatti di terrorismo, e che è indotto – dagli attacchi strumentali del RN della Le Pen e dei LR di Wauquiez – ad una linea molto “muscolare” delle polizie e amministrazioni verso i migranti, che ovviamente non hanno niente a che fare con quelli”.
“Noi del PD Francia – si legge nella nota del Circolo – abbiamo visto crescere davvero molto questa tendenza opportunista, contraria alla retorica sui Grandi Principi e sull’Europa Unita del Presidente Macron. Ed abbiamo molto apprezzato invece la reazione misurata del Segretario del PD Martina: “I fatti di Bardonecchia sono gravi. Così di certo non si fa la nuova Europa”. Mentre tanti politici come Salvini o Fratoianni hanno reagito con osservazioni da Bar dello Sport, ce ne sono per fortuna altri nel Centrosinistra che hanno detto cose di semplice buon senso, come per esempio Enrico Letta: “l’irruzione della polizia francese a Bardonecchia è l’ennesimo errore sulla questione migranti. Poi in Europa si stupiscono dell’esito elettorale in Italia!”. Ed é così”, conferma il Pd parigino: “il governo francese ha scelto la chiusura delle frontiere interne europee, e anche se ordina lo stop per queste azioni ingiustificabili fuori dal suo territorio (il che significa scusarsene – anche se una malintesa “fierté nationale” gli impedisce di farlo pubblicamente), resta immobile su questa scelta politica miope molto di destra, la stessa dei paesi dell’est (quelli detti di Viesengrad) e la stessa della Brexit. E opposta a quella del Partito Democratico”. (aise)