BREXIT/ FI CHIEDE DI AUDIRE L’AMBASCIATRICE MORRIS ALLA CAMERA: SI DELINEA SCENARIO ESPLOSIVO

ROMA\ aise\ - I deputati di Forza Italia della Commissione Politiche dell’Unione europea - Cristina Rossello (capogruppo), Alessandro Battilocchio, Andrea Ruggieri, Elvira Savino, Cosino Sibilia, Simona Vietina e Guido Pettarin - hanno chiesto al presidente Sergio Battelli, per quanto di sua competenza, di audire, con urgenza, l’Ambasciatore del Regno Unito in Italia, Jill Morris, per “approfondire le complesse tematiche afferenti all’iter di uscita dalla Ue del Regno Unito”.
È quanto riporta Forza Italia in una nota, spiegando che la richiesta arriva anche in relazione ai “recentissimi eventi verificatisi nel Regno Unito che – scrivono i parlamentari azzurri – hanno visto liquefarsi per ben due volte la maggioranza attorno al premier Theresa May sugli accordi raggiunti con l’Ue sulla Brexit, mettono sempre più in bilico l’approvazione dell’accordo raggiunto dal Governo U.K. con Bruxelles da parte del Parlamento, il prossimo 11 dicembre”.
Per i parlamentari “la situazione risulta ancor più grave alla luce della pubblicazione, da parte del Governo Britannico, del parere legale ricevuto in merito all’Irlanda del Nord che rimarrà legata all’Europa. Il Regno Unito rischia di uscire dall’Europa, ma “Disunito”, nel senso che l'Irlanda del Nord resterà comunque nell'unione doganale e l’Ue si troverebbe a trattare Londra come la capitale di un Paese terzo. Questione questa che, con alto grado di probabilità, porterà il Partito Unionista Nordirlandese - ad oggi alleato del Premier - a votarle contro. L’imminente scadenza di martedì 11, giorno nel quale il Parlamento Britannico dovrà pronunciarsi sull’ormai pericolante piano ‘May’, risulta ancor più cruciale anche alla luce di un’importante mozione approvata dai deputati che ha affidato proprio a Westminster Palace un ruolo guida nel delineare il futuro della Brexit”.
Insomma, per i deputati forzisti “uno scenario esplosivo, che potrebbe portare da elezioni anticipate, come ad un nuovo pronunciamento referendario sulla Brexit. A ciò si aggiunga il fattore tempo: la Gran Bretagna dovrà lasciare l’Ue il prossimo 29 marzo, e Bruxelles non pare propensa a concedere dilazioni ovvero a rinegoziare gli accordi. Resta, dunque, pressante la probabilità di un ‘no deal’ accidentale che implicherebbe - concludono i parlamentari azzurri - imponenti contraccolpi per tutti i paesi dell’Euro-zona”. (aise)