IL FUTURO EU: TAJANI INCONTRA MACRON A STRASBURGO/ NEL POMERIGGIO DIBATTITO IN PLENARIA SULLA SIRIA

STRASBURGO\ aise\ - Il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, accoglierà domani a Strasburgo il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. L’incontro si svolgerà nel quadro dell’iniziativa, promossa dallo stesso Presidente Tajani, di invitare i capi di Stato e di governo dell’Ue a dibattere in plenaria sul futuro dell’Europa.
Sono già intervenuti a Strasburgo i primi ministri di Irlanda, Croazia e Portogallo. Nei prossimi mesi sono previsti i primi ministri del Belgio, Charles Michel (3 maggio), del Lussemburgo, Xavier Bettel (29 maggio), della Polonia, Mateusz Morawiecki (luglio), della Grecia, Alexis Tsipras (settembre) e dell’Estonia, Jüri Ratas, (ottobre). Il 23 ottobre interverrà il Presidente della Romania, Klaus Iohannis, e a novembre la cancelliera tedesca, Angela Merkel.
Prima di pronunciare il suo discorso davanti ai deputati, il Presidente francese avrà un incontro bilaterale con Tajani. Al centro dei colloqui – anticipano da Strasburgo – ci saranno la crisi in Siria e la stabilità nel Mediterraneo, il governo dei flussi migratori e la riforma di Dublino, il prossimo bilancio dell’Ue e un quadro di regole per i giganti del web.
“L’Unione europea deve cambiare per dare risposte più efficaci ai nostri cittadini che chiedono un’Europa capace di lavorare per la pace e la stabilità, di governare i flussi migratori, di garantire più sicurezza e di dare prospettive alle nuove generazioni”, ha detto Tajani alla vigilia dell’incontro. “Ringrazio il Presidente Macron e tutti gli altri leader che sono già intervenuti o che hanno confermato la loro partecipazione a questo dibattito”.
“Oggi, più che mai, - aggiunge Tajani – abbiamo bisogno di un’Europa forte e coesa. Il Parlamento europeo, unica istituzione direttamente eletta, deve avere un ruolo centrale nel promuovere questo cambiamento”.
Nel pomeriggio è previsto il dibattito in plenaria sulla situazione in Siria con un intervento dell’Alto rappresentate UE per la politica estera, Federica Mogherini.
Su questo punto, Tajani ha definito l’uso di armi chimiche “inaccettabile” oltre che “una linea rossa che non può essere superata impunemente. È però da evitare un’ulteriore escalation militare, che porterebbe nuove sofferenze ai siriani, aggravando la crisi umanitaria. La via da seguire per una soluzione del conflitto siriano, e in generale per la stabilità dell’area mediorientale e mediterranea, non può che essere quella del dialogo e della diplomazia, con un pieno coinvolgimento delle Nazioni Unite”.
Per questo, sottolinea, “è indispensabile una forte unità europea. I paesi europei devono darsi rapidamente dei mezzi concreti per incidere davvero, rafforzando la difesa europea e il coordinamento della politica estera comune, con l’obiettivo di definire operazioni Ue per il mantenimento della pace nella regione. La discussione in corso sul prossimo bilancio è essenziale per verificare la nostra reale volontà di dotarci delle risorse indispensabili per essere veri attori globali”. (aise)