IL MINISTRO MOAVERO MILANESI INCONTRA IL COMMISSARIO UE OETTINGER

ROMA\ aise\ - Il progetto di bilancio pluriennale UE per il periodo 2021-2027 è stato il tema al centro dell’incontro tra il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, e il Commissario europeo per il Bilancio e le Risorse Umane, Gunther Oettinger, ricevuto oggi alla Farnesina.
L’attuale proposta della Commissione – ha sottolineato il Ministro Moavero – appare “inadeguata perché non risponde a sufficienza alle preoccupazioni e alle attese dei cittadini”. È stato convenuto con il Commissario di proseguire i lavori, intensificando il confronto sugli obiettivi politici e le connesse priorità di bilancio.
Secondo il Ministro, è auspicabile che la Commissione sia “più coraggiosa” nell’individuare fonti aggiuntive per le risorse del bilancio UE. Non è più giustificato – ha aggiunto – che quest’ultime dipendano, prevalentemente, dai contributi versati da ciascuno Stato membro; in questo modo, infatti, si sottraggono risorse ai bilanci nazionali. Occorre, invece, elaborare nuove “risorse proprie”, di genuina impronta europea. Per esempio, si può procedere a sistematiche emissioni di strumenti finanziari UE, concepiti ad hoc, per realizzare concreti progetti di investimento favorevoli alla competitività. Si può anche pensare a idonee misure che permettano un’equa contribuzione fiscale, da destinare al bilancio UE, da parte di quei soggetti che oggi vi si sottraggono con abili “slalom” fra i differenti sistemi tributari degli Stati Membri.
Sul lato della spesa per le politiche UE, l’Italia considera indispensabile una maggiore attenzione alle migrazioni, in primo luogo attraverso lo stanziamento di molte più risorse per lo sviluppo socio-economico dei Paesi di origine e di transito dei migranti. Al riguardo, ha evidenziato il Ministro Moavero, bisogna invertire “la deprecabile tendenza, registrata negli ultimi 30 anni, a ridurre i fondi europei a favore dei paesi africani”. Anche sulle importanti politiche pubbliche UE per le regioni europee e l’agricoltura, la proposta della Commissione non riflette adeguatamente le esigenze italiane, in particolare, ai fini di un rapido recupero del divario accentuatosi durante la crisi economica globale, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno e in alcuni comparti agricoli. (aise)