IL SEGRETARIO DEL CIRCOLO DI TORONTO CAFISO LASCIA IL PD: LA LETTERA DI DIMISSIONI
TORONTO\ aise\ - "Da parecchio tempo ho nutrito dei seri dubbi sul percorso intrapreso dal Partito Democratico negli ultimi due anni e, sebbene ho sostenuto certe scelte fatte dal PD per gli italiani in Italia e gli italiani all’estero, non posso per coerenza ai miei ideali e idee, sostenerlo principalmente per la scelta riguardo la nuova legge elettorale che ritengo un vero affronto verso la comunità italiana all’estero. Oltre a questo, ritengo che i modi usati per la scelta di candidature per la prossima elezione e specificamente l’assenza di qualsiasi comunicazione coi Segretari dei Circoli PD all’estero e di criteri politici validi nella scelta dei candidati, non rispecchiano gli ideali democratici e di eguaglianza in cui credo". Così il segretario del Circolo PD di Toronto, Giuseppe Cafiso annuncia all’Aise la decisione di lasciare il Partito Democratico.
Cafiso spiega di aver comunicato le proprie dimissioni dalla carica di segretario del Circolo di Toronto e la fuoriuscita dal partito con una lettera inviata al segretario nazionale Matteo Renzi, al presidente Matteo Orfini, alla responsabile Italiani nel Mondo, Anna Grassellino, e ai segretari del Partito Democratico USA e Canada.
"Care/i, vi scrivo per comunicarvi le mie dimissioni da segretario del Circolo PD di Toronto e da membro del Partito Democratico", scrive Cafiso, che nella lettera argomenta le ragioni della propria scelta.
"Sin dagli inizi, il Partito Democratico aveva creato le condizioni per una svolta, non soltanto politica, ma anche culturale e morale, nella vicenda italiana. Era in campo una forza che si proponeva di dare al Paese, finalmente, una nuova guida. Per noi italiani all’estero le medesime speranze e i medesimi ideali animavano la nostra partecipazione e il nostro impegno. Il Partito Democratico è stato per anni un importante faro e un punto di riferimento importante per la lotta per i diritti umani, i diritti civili, la giustizia sociale, lo sviluppo economico e le questioni ambientali", riconosce Cafiso. "Inoltre, il PD ci ha offerto l’opportunità di fronteggiare con altre persone di qualità le questioni che riguardano non solo gli italiani in Italia ma anche e soprattutto gli italiani all’estero. Tutti noi quindi abbiamo collaborato e ci siamo impegnati insieme per migliorare la nostra realtà sociale, culturale e economica e abbiamo creduto che il PD fosse il veicolo ideale per realizzare un mondo migliore".
"Da tempo, tuttavia", continua Cafiso, "non mi riconosco più nei contenuti e nei metodi di questo PD, che ha mancato nel valorizzare gli italiani all’estero e anche nel valorizzare l’impegno di noi tanti del PD all’estero che ci siamo fatti voce degli ideali del PD".
Nella lettera Cafiso evidenzia poi "alcuni ultimi passaggi della vita del partito che, per me, sono diventati inaccettabili" e, fra questi, in primis "le modifiche introdotte dalla Legge elettorale al voto estero (possono presentarsi all’estero candidati residenti in Italia), una legge che è un affronto totale nei confronti dei nostri diritti di cittadini italiani all’estero di poter scegliere liberamente i nostri candidati in base ai loro meriti e la capacità di ognuno di essi di rappresentare i nostri interessi; tale legge inoltre va contro i valori del PD stesso che riconosce pari dignità a tutti i cittadini ovunque essi risiedano".
Cafiso lamenta poi "la totale assenza di interlocuzione, dialogo e di confronto, nel rispetto della pluralità e della democrazia interna, riguardo alla formazione delle liste estero e rispecchiando una completa assenza di un lavoro di analisi, confronto e di criteri politici che riconoscono il merito e una sufficiente cultura politica progressista. Un lavoro quindi che si sarebbe dovuto svolgere in collaborazione coi Segretari di Circolo, al fine di individuare le personalità più rappresentative per competenza, esperienza politica e presenza sul territorio".
"Aggiungo", continua il dimissionario segretario PD, "che il mancato riconoscimento di membri del PD come potenzialmente candidati validi e i quali provengono da città dove il PD ha numericamente riscontrato più successo nelle ultime elezioni, che hanno svolto per anni un ruolo importante per la crescita del PD nel Nord America e che attraverso il loro impegno e cultura politica hanno creato un tessuto di rapporti con la comunità italiana all’estero non può che segnalare la mancanza di un forte senso di democrazia in seno al PD".
"Non posso, pertanto", chiosa Cafiso, "per coerenza con i miei principi stessi di progressista e di cittadino, non prendere le distanze da un partito che ho sempre considerato mio rappresentante in termini di ideali, idee e impegno per una sempre maggiore democrazia nella società moderna, ma che tutt’ora non rispecchia più, nella prassi politica attuale, le speranze e i propositi di una volta".
"Nello specifico", conclude la lettera, "vi informo che nelle prossime settimane sarà compito del presidente di Circolo, Franco Gaspari, di convocare l’Assemblea per eleggere il nuovo segretario. Con i migliori saluti e auguri, Giuseppe Cafiso". (aise)