LA TECNOLOGIA 3D DEL POLITECNICO DI MILANO AGLI SCAVI DI SAQQARA IN EGITTO

MILANO\ aise\ - Il 3D Survey Group delPolitecnico di Milanopartecipa alla campagna di scavo iniziata il 25 marzo a Saqqara, in Egitto, nell’ambito delprogetto congiunto tra Museo Egizio di Torino, Museo Archeologico Nazionale olandese e Università di Leida.
Quest’anno – riporta l’ateneo in una nota – la partenza per lo scavo è rimasta incerta fino all’ultimo: il permesso dalle autorità egiziane è arrivato in extremis, e i lavori sono iniziati con un leggero ritardo. Ma ora Francesco Fassi e Alessandro Mandelli sono all’opera presso la necropoli del Nuovo Regno, a nord della Tomba di Maya e Merit, dove, nel 2017, sono state ritrovate due piccole cappelle di età ramesside.
Il 3D Survey Group, gruppo di ricerca del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, svolge ricerche sul patrimonio culturale attraverso applicazioni e tecniche di modellazione 3D. Per esempio, fin dal 2010 ha sviluppato per il Duomo di Milano un sistema informativo basato sulla ricerca 3D.
Il principale compito del gruppo a Saqqara è quello di indagare la concessione di scavo, collaborando alla registrazione, documentazione e catalogazione dei reperti archeologici. La novità sta nei metodi all’avanguardia utilizzati: la realizzazione di accurate rappresentazioni tridimensionali, quasi in tempo reale durante lo scavo, e di immagini 2D che sono ortorettificate immediatamente dopo il lavoro giornaliero.
Tutti questi dati sono poi caricati nel nuovo sistema informativo di Saqqara, che rappresenta uno strumento estremamente utile, non solo durante la fase di documentazione sul campo, ma anche successivamente, per rielaborare le informazioni, condividerle con gli specialisti in un’ottica di collaborazione e divulgarle al vasto pubblico.
Nella prima settimana di lavoro è stata realizzata l’indagine 3D generale delle tombe già scavate e l’indagine 3D dettagliata dell’area in fase di scavo. In questo modo è possibile ottenere la posizione assoluta e relativa di tutti i monumenti, precedentemente indagati uno a uno.
Nella seconda settimana è iniziato il rilievo di accompagnamento allo scavo archeologico, condotto tramite fotogrammetria ad una risoluzione di 0,5 mm, che permette di comprendere appieno la composizione dei vari depositi e delle differenti strutture che sono state portate alla luce e rimosse durante il lavoro sul campo. La terza settimana ha visto l’avvicendamento tra Francesco Fassi, rientrato in sede, e Luca Perfetti: Alessandro e Luca sono attualmente impegnati a documentare in tempo reale lo scavo di due pozzi funerari scoperti all’interno dell’area di scavo e, contemporaneamente, a rilevare in 3D i bassorilievi della Tomba di Maya.(aise)