L’ESTATE DEL MADE IN ITALY

ROMA – focus/ aise - Dopo anni di stagnazione e difficoltà tornano segnali incoraggianti per il made in Italy in Russia e in quest’ambito il settore moda ha visto nel 2017 registrare un incremento di domanda di circa il 10% per un valore che si aggira ormai sul miliardo di euro sugli otto prodotti importati dall’Italia.
A registrare questo miglioramento è CNA Federmoda, che ha ricevuto, qualche settimana fa, l’invito da ENIT (Agenzia Nazionale Italiana per il Turismo) a partecipare alla seconda edizione de Grand Italia Fest in programma nel Parco Hermitage di Mosca, che si è tenuto tra sabato e domenica.
Il Grand Italia Fest è organizzato dall’Agenzia Nazionale del Turismo ENIT con l’ausilio dell’Ambasciata italiana di Mosca e il patrocinio del Governo di Mosca: due giorni di promozione a tutto tondo dello stile di vita italiano.
CNA Federmoda ha portato una decina di brand a sfilare nella capitale russa per rappresentare diverse declinazioni del made in Italy: dalla collezione giovane, fresca, urbana che non rinuncia a dettagli ricercati e preziosi come le cappe di organza di seta e i ricami dell’Atelier Barbara Montagnoli alle collezioni COLB dedicate alle donne che amano le linee eleganti con dettagli preziosi ed esclusivi; all’uomo dinamico e deciso di Green Coast che ama distinguersi, scegliendo l'eleganza di capi unici senza rinunciare alla praticità e molto altro ancora.
Si cambia settore e si passa all’agricoltura italiana, che è stata decretata come la più “green” d’Europa, con 295 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con 72mila operatori.
E poi la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati (Ogm), 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il maggior numero di prodotti agroalimentari in regola per residui chimici irregolari (99,4%). È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, alla presentazione del "Rapporto sulla competitività dell’agroalimentare italiano" dell’Ismea nel sottolineare che la "distintività" è l’arma vincente del Made in Italy a tavola sia a livello nazionale che internazionale.
Per finire, Jock Zonfrillo, chef Italo-scozzese, ha vinto in Australia il Basque Culinary Prize 2018, il prestigioso premio del Governo basco e del Basque Culinary Center (Bcc), per i cuochi che migliorano la società attraverso la gastronomia valorizzandone l’impatto su innovazione, istruzione, salute, ricerca, sostenibilità, imprenditorialità sociale e sviluppo economico.
Chef rinomato, ristoratore, scopritore e valorizzatore di ingredienti autoctoni, "apprezzato per la difesa della cultura delle popolazioni indigene australiane e per il suo lavoro di salvaguardia della tradizione gastronomica aborigena". (focus\ aise)