L’EUROPA AVVERTE LA MAY: IL TEMPO STA SCADENDO, URGE TROVARE UN COMPROMESSO – di Emanuele Lotti

LONDRA\ aise\ - “L’Europa ha bocciato le proposte che il primo ministro britannico Theresa May ha presentato a Salisburgo, nella giornata di ieri, in occasione di un vertice speciale tra tutti i capi di Stato incentrato sulla Brexit. L’incontro si è di fatto concluso senza alcuna decisione sui temi all’ordine del giorno. La May è quindi nuovamente chiamata a trovare un compromesso nel giro di poche settimane, e comunque entro marzo 2019, data chiave in cui l’UK dovrà definitivamente lasciare l’UE. Due i nodi cruciali ancora da scogliere: la definizione dello status del confine irlandese e le modalità per facilitare il commercio tra Regno Unito e Unione Europea”. A scriverne è Emanuele Lotti su “LondraItalia.com”, quotidiano online diretto da Francesco Ragni.
““Il quadro suggerito [dalla May] per la cooperazione economica non funziona, se non altro perché va a danneggiare il mercato unico” ha detto chiaramente Donald Tusk, Presidente del Consiglio Europeo, ribadendo la linea dell’Unione, ma al tempo stesso mantenendo aperti i margini di trattativa: “I negoziati sulla Brexit stanno entrando nella loro fase decisiva” – ha continuato Tusk – “Vari scenari sono oggi ancora possibili, ma vorrei sottolineare che alcune delle proposte del premier May indicano un’evoluzione positiva nell’approccio da parte del Regno Unito e una volontà di minimizzare gli effetti negativi della Brexit”.
A Theresa May il compito di trovare una soluzione efficace in tempi brevi, in quelle che rimangono condizioni difficili. Il Primo Ministro britannico è stretto tra due fuochi: da una parte l’Europa, che spinge per un accordo entro novembre, e dall’altra il fronte interno nel suo Governo, dove è alta la percentuale di esponenti pronti a sfiduciarla, mentre sullo sfondo diventa sempre piú realistica la prospettiva del “no-deal”, ovvero di una Brexit senza accordo con l’Unione Europea.
I tentativi di May di trovare un compromesso per una soft Brexit, un accordo che possa tutelare gli interessi economici inglesi grazie a accordi di quasi-libero scambio con l’Unione Europea, sono minati dall’interno dal Partito Conservatore, ma anche in Europa da una frangia crescente di europeisti, ed è proprio su questa difficoltà degli inglesi che giocano i negoziatori europei per portare a casa un risultato positivo per l’Unione.
Il Presidente francese Macron ha spronato ieri l’Europa a stare “unita” contro Theresa May, e a non accettare alcun compromesso sull’accordo di uscita del Regno Unito. Una Brexit dura e pura quella auspicata dunque dal presidente francese, che ha più volte in passato sottolineato che il progetto europeo necessita di essere formato da membri convinti, e che l’Europa non vuole forzare nessuno a partecipare. Mentre in Europa cresce un fronte anti-europeista trasversale formato da Orban, Kurz e Salvini, è evidente che sull’esito della Brexit i destini del Regno Unito si intrecciano con quelli dell’Europa stessa”. (aise)