LONTANI MA MAI COSÌ VICINI GRAZIE ALLE ASSOCIAZIONI DI ITALIANI NEL MONDO

ROMA\ focus\ aise\ - Non basta solo un “grazie” per esprimere la gratitudine verso il lavoro svolto dalle associazioni di italiani nel mondo, che permettono di tenere le fila di rapporti che altrimenti rischierebbero di interrompersi a causa delle distanze. È il caso, per esempio, dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, che la scorsa settimana ha tenuto la sua 53esima assemblea annuale, facendo il punto della situazione e affrontando la difficile tematica dello spopolamento che sta interessando il loro territorio.
Per questo motivo si cerca di trovare ogni giorno nuove iniziative per fare gruppo, per far sentire tutti i bellunesi, quelli andati e quelli rimasti, parte di un’unica, grande famiglia. E allora iniziative, mostre, viaggi, partenariati con altre associazioni (come la Trentini nel Mondo, presente come ospite all’assemblea), premi letterari, programmi radio e molto altro, tutto per mantenere vivo lo spirito di una comunità storica, sentinella delle montagne forse più belle d’Europa, le Dolomiti.
Una ricorrenza importante anche quella dei pugliesi nel mondo, in particolare per quelli di San Paolo, in Brasile, che festeggeranno dal 2 giugno al 15 luglio i 100 anni della festa di San Vito Martire, considerata la più grande festività popolare tipica al di fuori dell’Italia.
A governare il tutto una squadra di donne tra i 70 e i 90 anni, le “mamme di San Vito”, che – oltre a occuparsi dell’organizzazione generale – si troveranno dietro i fornelli per preparare piatti tipici come gli involtini di fegato (guimirelle), le ficazze (pizza/pane) e ficazzelle (panzerotti), gli spaghetti, penne e ricchitelli/orecchiette al ragù di carne e alla puttanesca. A supportarle i tanti volontari, indispensabili per la perfetta riuscita della manifestazione. Tutto quello che viene raccolto durante la Festa, permette la manutenzione della più importante conquista dell’Associazione: l´Asilo San Vito, che garantisce da 22 anni un importante polo gratuito per bambini da 1 a 3 anni (20 mila i bambini che nel tempo ne hanno usufruito).
Sempre in Sud America, ma stavolta a Buenos Aires, si è tenuto presso il Santuario di Nostra Signora Madre degli Emigranti, in seno alla “Giornata del Siciliano nel Mondo”, il concerto eseguito dall’orchestra della Polizia di Buenos Aires “Orquestra de Vientos”. All'evento hanno assistito gli alunni dell'Istituto Madre degli Emigranti, assieme a tanti soci del "Centro Siracusano", la Comunità siciliana e alcuni rappresentanti delle comunità italiane.
L´ing. Carmelo Schiavone, presidente dell'Associazione "Centro Siracusano" e corrispondente del Progetto Sicilia nel Mondo, nel suo intervento ha ricordato l'importanza della giornata dedicata a tutti i siciliani che vivono nel mondo: "Questa data per noi ha un grande valore, morale e spirituale, per questo motivo noi del "Centro Siracusano" di Buenos Aires e gran parte della Comunità siciliana, organizziamo questa importante cerimonia. Noi vogliamo valorizzare la Cultura Siciliana e la sicilianità, coinvolgendo le scuole e i giovani. Ci piace sempre ricordare i personaggi illustri della Sicilia, come: Archimede di Siracusa, i premi Nobel della letteratura, Luigi Pirandello e Salvatore Quasimodo, assieme a tutte le civiltà che si sono incontrate nell´Isola. La Sicilia è stata sempre considerata importante crocevia per la geopolitica nel Mediterraneo e per le sue enormi bellezze artistiche, storiche e paesaggistiche".
Rinnovato, durante l’assemblea annuale delle associazioni laziali a Toronto, l’esecutivo della Federazione Laziale dell’Ontario, che vede confermato il precedente asset.
Importanti novità anche per le associazioni venete: Secondo il protocollo d’intesa stilato tra Regione Veneto, Ufficio scolastico regionale e sette associazioni venete per l’emigrazione, a partire dal prossimo anno scolastico, infatti, in tutte le scuole di ogni ordine e grado del Veneto si studierà la storia dell’emigrazione veneta.
Le associazioni dei veneti nel mondo (Associazione Veneti nel mondo, Unione dei Triveneti nel mondo, associazione degli emigrati ed ex emigrati in Australia e Americhe, Bellunesi nel mondo, Trevisani nel mondo, Veronesi nel mondo e Vicentini nel mondo) metteranno a disposizione relatori, esperti e materiali per realizzare corsi per insegnanti e moduli di approfondimento per gli studenti, dalle primarie alle secondarie superiori.
“E’ giusto che i giovani conoscano l’entità, le cause e ciò che ha prodotto il fenomeno migratorio in Veneto tra Otto e Novecento – dichiara l’assessore regionale all’istruzione, Elena Donazzan, – nonché come i diversi paesi hanno affrontato il tema delle migrazioni. E’ una pagina di storia spesso ignorata, che invece ha generato grandi cambiamenti sociali, culturali e anche politici nelle nostre terre e nei paesi di destinazione degli emigranti veneti”.
“C’è un altro Veneto al di là del mare, tra Americhe e Australia – ricorda l’assessore regionale al sociale e ai flussi migratori, Manuela Lanzarin, – Si calcola, infatti, che gli emigranti veneti e i loro discendenti siano almeno 5 milioni, tanti quanti i residenti nella nostra regione. E molti di loro hanno conservato lingua, cultura, tradizioni e un forte legame con la terra d’origine. Promuovere la conoscenza e lo studio del fenomeno migratorio e delle sue ricadute è un atto di omaggio al coraggio e all’intraprendenza di chi è partito e un modo per tenere vivi i legami con chi si sente ancora veneto, anche se ormai ha messo radici in altri paesi e altre culture”. (focus\ aise)