PORTI DI ROMA: IN AMBASCIATA A LONDRA UNA TAVOLA ROTONDA PER LA PROMOZIONE DEI PROGETTI DI SVILUPPO

LONDRA\ aise\ - Si è svolta nella serata di ieri, presso l’Ambasciata d’Italia a Londra, una tavola rotonda, organizzata in collaborazione con la società di logistica Intergroup e con lo studio legale Nctm, dedicata alla promozione dei progetti di sviluppo del network portuale laziale (Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta).
Nell’occasione un selezionato parterre di investitori e operatori di settore ha avuto modo di confrontarsi direttamente sul tema con il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo.
Come rilevato dall’ambasciatore Raffaele Trombetta in apertura, la rete degli scali marittimi di Roma e del Lazio rappresenta sin dal 2002 il primo esempio in Italia di sistema portuale regionale integrato, caratteristica che ha favorito nel tempo notevole stabilità nonché una razionalizzazione delle risorse dei singoli scali, stimolando complementarietà che hanno favorito una specializzazione di ognuna delle tre realtà. Altro elemento di importante attrattività, enfatizzato dal Presidente di Majo nel corso della discussione seguita alla presentazione, è il posizionamento strategico dei porti della regione Lazio. La centralità geografica gioca in tal senso un ruolo chiave. I porti di Roma e del Lazio insistono infatti sulla seconda area di mercato nazionale, una delle principali a livello europeo, risultando interconnessi ad alcuni dei principali bacini tanto di produzione che di consumo, fungendo da riferimento anche per altre regioni, quali ad esempio Umbria e Toscana e interessando addirittura territori del versante adriatico quali Marche o Abruzzo.
Tra le prospettive di sviluppo illustrate agli oltre trenta investitori infrastrutturali, operatori logistici e professionisti del settore, vanno ricordati gli interventi di efficientamento da attuare mediante miglioramento dei collegamenti fra le varie entità logistiche del sistema regionale e con i bacini territoriali di riferimento, investimenti infrastrutturali in ciascuna delle tre realtà a servizio delle rispettive specializzazioni (turistica, logistica, energetica, ecc.), l'integrazione delle catene logistiche dei porti di Civitavecchia e Barcellona nel quadro del progetto "BClink: MOS for the future" cofinanziato dall’UE. Un significativo riferimento è stato fatto la volontà strategica di valorizzare ulteriormente nel futuro l’apporto e il coinvolgimento del settore privato nei necessari progetti di investimento, soprattutto con riferimento alle realizzazioni infrastrutturali.
Da ultimo è stata menzionata la volontà dell’Autorità di ottimizzare i consumi energetici dei tre porti, allineandosi alle performance delle più virtuose realtà europee di settore, al fine raggiungere gli obiettivi di emissioni di CO2 fissati in sede UE nell’ambito del 2020 Climate and Energy Package. (aise)