QUANDO LA DIPLOMAZIA È ECONOMICA

ROMA – focus\aise\ - "Esiste un’internazionalizzazione che crea ricchezza, che crea posti di lavoro ed è quella che cerchiamo di sostenere e promuovere all'estero con le nostre Ambasciate e Consolati". Così il sottosegretario agli Affari Esteri, Manlio Di Stefano, intervenendo a Milano alla presentazione de "Il sostegno della Farnesina alle imprese italiane: quale impatto sulla crescita del Paese", analisi che la Direzione generale per la promozione del Sistema Paese del Maeci ha commissionato a Prometeia per misurare il valore economico generato in Italia grazie all’attività delle Ambasciate e Consolati italiani nel mondo a favore delle imprese. Giunto alla terza edizione, il rapporto è stato presentato alla presenza del direttore generale Vincenzo De Luca (Dgsp) e, fra i dati salienti, ha evidenziato che "il sostegno della rete del Ministero all’ottenimento di contratti per le imprese italiane sui mercati internazionali ha prodotto nel 2017 l’1% del PIL e il sostegno a 238 mila posti di lavoro, anche di Piccole e Medie Imprese".
Vediamo allora alcune delle iniziative che si sono svolte nei giorni scorsi in Europa, negli Stati Uniti, in Cina e in Asia.
L’Ambasciata italiana a Londra ha ospitato il terzo appuntamento del ciclo "Italy4Innovation", lanciato dall’ambasciatore Raffaele Trombetta lo scorso settembre per favorire la collaborazione il dialogo in tema di innovazione fra Italia e Regno Unito, promuovendo l’attrazione di investimenti verso i comparti più dinamici del nostro Paese. Dopo il lancio del 17 settembre e l’evento sulla cyber security di ottobre, la scelta in questo mese di dicembre è ricaduta sulle forme alternative per gli investimenti in micro, piccole e medie imprese, in modo particolare lo strumento del crowdfunding. Il ciclo Italy4Innovation proseguirà nel 2019 con diverse iniziative dedicate ai vari filoni della ricerca, dello sviluppo e della tecnologia per la crescita, raccontando le realtà innovative e più promettenti del tessuto imprenditoriale italiano.
I rapporti economici tra Italia e Midwest sono stati al centro della visita che il 10 dicembre l’ambasciatore d’Italia negli USA, Armando Varricchio, ha compiuto a Columbus, in Ohio, dove ha incontrato il governatore John Kasich. Sono oltre 40 le imprese italiane che hanno effettuato investimenti diretti nello Stato del Midwest e oltre 120 gli stabilimenti produttivi. L’Ohio è infatti porta di accesso ideale per il mercato americano grazie ad un clima favorevole agli investimenti e ottime infrastrutture. Nel corso dell’incontro l’ambasciatore ha illustrato le opportunità di investimento offerte dal mercato italiano. Kasich e Varricchio hanno sottolineato come un contributo importante in questa direzione possa giungere dalla comunità italo-americana in Ohio e dai giovani professionisti italiani trasferitisi recentemente nello stato americano, ponte naturale tra le due sponde dell’Atlantico. In Ohio Varricchio ha incontrato anche Tim Sword, presidente dell’Associazione Greater Columbus Sister Cities, presso la Otterbein University, dove ha illustrato le priorità economiche e di politica estera dell’Italia con particolare riguardo al rapporto con gli USA. L’ambasciatore ha inoltre partecipato alla riunione del Board di JobsOhio, associazione che si occupa di attrarre investimenti esteri e promuovere l’apertura verso i mercati internazionali.
Il 12 dicembre l’ambasciatore d’Italia in Cina, Ettore Sequi, ha inaugurato insieme al vice ministro della Housing and Rural-Urban Development, Huang Yan, e al presidente della China Urban Academy of Urban Planning and Design, Yang Baojun, la seconda edizione della "China-EU Conference on Sustainable Urbanization". La conferenza, promossa dalla China Academy for Urban Planning and Design, si è concentrata sulla digitalizzazione della nuova aerea di Xiong’an, con l’obiettivo di favorire il confronto tra rappresentanti istituzionali, pianificatori urbani, esperti industriali, accademici e professionisti e di discutere delle opportunità derivanti dall’applicazione delle tecnologie digitali in tutti i settori dello sviluppo urbano in Cina. Nel suo intervento di apertura, l’ambasciatore Sequi ha rimarcato il ruolo di primo piano che l’Italia può avere nella pianificazione urbanistica nella "nuova era" cinese, anche grazie all’esperienza acquisita dal nostro Paese attraverso i piani nazionali dell’Agenzia per l’Italia Digitale per digitalizzare i servizi pubblici e la diffusione della banda larga. L’Italia, ha sottolineato l’ambasciatore, "può contribuire in modo significativo all’innovazione, alla qualità e alla bellezza delle città del futuro in Cina". Sequi, nel delineare il percorso che ci porterà al 2020 anno in cui celebreremo il cinquantenario delle relazioni bilaterali, ha inoltre richiamato l’anniversario - che cadrà il prossimo anno - dei 500 anni dalla morte del più grande innovatore della storia, l’italiano Leonardo Da Vinci. Il nostro Paese può fornire un rilevante contributo al progetto di Xiong’an e in tale prospettiva l’ambasciatore ha ribadito la disponibilità e la capacità delle imprese italiane, citando in particolare le elevate esperienze, sia a livello pubblico che privato, sviluppate dal nostro Paese in vari settori funzionali per l’urbanizzazione di Xiong’an. A titolo di esempio Sequi ha richiamato il settore delle energie rinnovabili e delle tecnologie per l’efficienza energetica (che ha portato l’Italia ad essere il Paese con la minore intensità energetica e di emissioni di anidride carbonica rispetto al PIL tra le economie industrializzate), nonché quello dell’erogazione dei servizi sanitari, anche attraverso l’impiego di sistemi digitali. Di questa esperienza che può essere messa a disposizione dall’Italia potrà beneficiare Xiong’an (così come tutte le nuove aree di sviluppo urbano in Cina) che rappresenta del resto un esempio della visione, della volontà politica e delle risorse che la Cina impiega per dare vita a una politica urbanistica innovativa.
Restando in Asia, l’ambasciatore d’Italia in Azerbaigian, Augusto Massari, ha accolto il presidente Ilham Aliyev in visita presso il padiglione italiano alla fiera Bakutel. Il presidente Aliyev era accompagnato dal primo vice presidente e first lady, Mehriban Aliyeva, e dal ministro di Trasporto, Comunicazioni e di Alta Tecnologia della Repubblica dell'Azerbaigian, Ramin Guluzade. Il padiglione italiano è stato organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Azerbaigiana (ITAZERCOM). Il presidente di ITAZERCOM, Manuela Traldi, ha presentato al presidente Aliyev le società italiane che esponevano. Durante la sua visita, il presidente Aliyev si è complimentato con il lavoro condotto dalle imprese italiane che hanno esposto in fiera, alcune delle quali, come il gruppo DBA, già attivamente presente in Azerbaigian da diversi anni e protagonista di alcuni progetti strategici, come il porto di Alat, e altre, come la GAP, in prima visita a Baku con offerte nel campo della digitalizzazione di documenti storici d’archivio. 

Infine, va segnalato, che, dopo alcuni anni di interruzione il 12 dicembre si è svolta una riunione dell’Italian business community in Norvegia. Organizzata, a livello istituzionale, dall’Ambasciata d'Italia a Oslo, vi hanno partecipato l’ICE di Stoccolma, la Camera di Commercio italo-norvegese e la Confindustria norvegese (la NHO - il cui capo-economista Øystein Dørum ha tenuto una apprezzata conferenza sulle prospettive future dell’economia norvegese). Finalità dell’evento erano la presentazione delle attività di diplomazia economica dell’Ambasciata (“Che cosa l’Ambasciata può fare a supporto delle imprese italiane”), il networking e lo scambio di esperienze. Accanto alla tradizionale presenza delle più importanti imprese italiane strutturalmente presenti su questo mercato, ha partecipato all’incontro un rilevante numero di società che l’Ambasciata si è proposta di associare organicamente ai propri eventi ed attività promozionali nel settore economico-commerciale. Ciò "affinché essa rispecchi più fedelmente la reale presenza della nostra imprenditoria in Norvegia". L’ambasciatore Colella, nel suo intervento, ha sottolineato la priorità che l’Ambasciata a Oslo attribuisce all’azione di diplomazia economica a supporto del nostro settore produttivo, evidenziando i due filoni principali lungo i quali essa si esplica: il sostegno istituzionale alle imprese nelle relazioni con le autorità locali, anche ai fini (nel caso norvegese) della rimozione di alcune barriere non-tariffarie e di contrasto a talune pratiche commerciali non trasparenti; le attività di orientamento su questo mercato finalizzate, tra l’altro, ad una maggiore partecipazione di imprese italiane a gare indette dal settore pubblico - qui numerose nel comparto infrastrutturale. (focus\aise)