TIROCINI CURRICOLARI/ PROPOSTA DI LEGGE UNGARO (PD): SUGLI STAGES COMBATTERE ABUSI E FARE VERA FORMAZIONE
ROMA\ aise\ - "In Italia nel 2017 sono stati attivati quasi 368.000 tirocini extracurriculari, il doppio dei 185.000 del 2012. Molti fanno capo al programma "Ue Garanzia giovani", varato con l'obiettivo di inserire i giovani che non lavorano e non studiano, ma che in molti casi finisce per finanziare situazioni di sfruttamento, senza sbocchi né prospettive di lavoro. Contro il lavoro senza diritti e mal pagato interviene la proposta di legge che ho presentato alla Camera dei Deputati e che raccoglie anche le istanze presentate dalla testata online Repubblica degli Stagisti". Lo afferma l’On. Massimo Ungaro, deputato del PD eletto nella circoscrizione Europa e membro della VI Commissione Finanze, che ha presentato oggi a Montecitorio - assieme alla collega Chiara Gribaudo - la proposta di legge AC 1063 "Istituzione e disciplina del tirocinio curricolare per l'orientamento e la formazione degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e delle università" di cui è primo firmatario.
"Secondo le norme presentate", spiega Ungaro, "il tirocinio curricolare non potrà durare più di tre mesi ovvero per non più di 480 ore, quando ha per oggetto l'esperienza di mansioni prevalentemente manuali o meramente esecutive; non durerà invece più di sei mesi, ovvero non più di 960 ore quando ha per oggetto l'esperienza di mansioni di concetto. Il tirocinio è rinnovabile o prorogabile soltanto nel rispetto di questi limiti di durata complessiva".
"Per tale esperienza", continua il parlamentare, "può non essere corrisposta indennità solo quando la durata del tirocinio sia uguale o inferiore a due mesi (300 ore). In tutti gli altri casi al tirocinante è corrisposta un'indennità obbligatoria per la partecipazione al tirocinio di importo lordo mensile minimo di 350 euro; l'importo viene adeguato ogni tre anni secondo parametri Istat".
"Questi i punti salienti della mia proposta che guarda alla mia stessa generazione che deve essere messa in condizione di formarsi ed entrare nel mondo del lavoro senza abusi e sfruttamento. Questa", conclude Ungaro, "la condizione essenziale per il futuro dell’Italia". (aise)