"UNO SGUARDO AL PASSATO": L'EMIGRAZIONE ITALIANA E VENETA NEL MONDO IN MOSTRA A VENEZIA
VENEZIA\ aise\ - Alla presenza del vice ambasciatore d’Australia a Roma, Jo Tarnawsky, e del viceconsole Usa a Milano, John Crosby, è stata inaugurata questa mattina a palazzo Ferro Fini dal Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, la mostra fotografica “Uno Sguardo al Passato” sull’emigrazione italiana e veneta organizzata dall’Associazione Nazionale emigranti nelle Americhe e in Australia (Anea).
Dopo aver ringraziato Enrico Pauletto, presidente Anea, che ha organizzato e curato l’esposizione fotografica assieme a Enrico Sgarbossa, Giglio Antonini, Mary Deganello Fabbian, Piero Valente e Annamaria Paoletti Ferronato, il Presidente Ciambetti ha sottolineato come “la storia della nostra emigrazione” sia “una grande storia, della quale bisogna essere fieri. È una storia scritta dai più semplici e umili che ci hanno fatto onore” ricordando poi che “dal prossimo anno scolastico in tutte le scuole di ogni ordine e grado del Veneto si studierà la storia dell’emigrazione veneta, come previsto dal protocollo di intesa tra Regione Veneto, Ufficio scolastico regionale e le sette associazioni venete dei nostri emigranti”.
Il percorso espositivo si articola in una sessantina di pannelli che toccano vari momenti e luoghi dell’emigrazione italiana e veneta, soffermandosi specialmente nelle aree di maggiore attrazione come il Rio Grande do Sul nel Brasile Meridionale.
“La storia dell’emigrazione – ha notato Ciambetti - è una storia dolorosa, segnata da indicibili difficoltà, lo fu nel passato e lo è tutt’oggi: Pensiamo alla drammatica situazione che sta vivendo la Comunità veneta ed italiana in Venezuela, nazione che vive una devastante emergenza socio-sanitaria e una grave crisi umanitaria che non possiamo più sottostimare”.
All’inaugurazione è intervenuta anche l’assessore regionale agli Affari Sociali e ai Rapporti con le Associazioni dei Veneti del Mondo Manuela Lanzarin.
“Il Veneto ha una lunga storia legata all’emigrazione e ci siamo impegnati a ricordarla e trasmetterla con interventi mirati nelle scuole e con le varie associazioni presenti sia nella nostra regione che nei vari continenti con lo scopo di tenere viva questa memoria e tutti i suoi risvolti”, ha detto Lanzarin. “La storia ha insegnato che quella veneta fu una migrazione umile e in punta di piedi, con un senso di appartenenza a una comunità e un rispetto dello stesso patrimonio comune che la differenzia da quanto accade in tante migrazioni attuali”.
“Uno sguardo al passato”, ha aggiunto Enrico Pauletto, presidente Anea, è “una mostra che abbiamo fortemente voluto come figli e nipoti di migranti in quanto vorremmo che la nostra storia, ancora troppo poco conosciuta e studiata, venga invece ricordata meglio. Le immagini parlano da sé e rappresentano persone che hanno contribuito a dare l’immagine dell’Italia attuale, portando con sé l’umiltà del nostro popolo”.
Per la vice ambasciatore d’Australia a Roma, Jo Tarnawsky, si tratta di “un importante riconoscimento del ruolo e dei sacrifici dei molti emigrati Veneti in Australia”; persone che “hanno avuto risultati oggi evidenti: più di un milione di italiani contribuiscono attivamente alla vita della nostra nazione”.
“Fino dal secolo scorso - ha concluso il viceconsole Usa a Milano, John Crosby – l’emigrazione ha unito strettamente cultura e tradizione dei nostri paesi in una fusione che ha arricchito entrambe le realtà e ha contribuito a creare una eredità di qualità. È un legame stabile e duraturo, che continua e continuerà a portare benefici”.
La mostra rimarrà aperta al pubblico gratuitamente dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 17 fino al 10 ottobre. (aise)