VENEZUELA: IL NOME DELLA BIBLIOTECA DELLA CASA DI ITALIA A MARACAY PORTA IL NOME DI UNA DONNA EMILIANA

BOLOGNA\ aise\ - L’Associazione Emiliano Romagnola di Aragua, in Venezuela, è “profondamente orgogliosa e onorata” per la decisione presa dal Consiglio Direttivo della Casa d'Italia di Maracay di dare il nome di Margherita Cavani alla biblioteca del centro.
A riportare la notizia è la Consulta degli Emiliano Romagnoli nel Mondo.
“La professoressa Cavani, classe 1940, è membro fondatore della nostra Associazione ma è stata anche la prima presidente del Comitato Dante Alighieri del Venezuela e attualmente è la coordinatrice del dipartimento di lingua e cultura italiane della scuola Giovanni XXIII”, si legge nella nota degli emiliano romagnoli di Aragua. “Per la nostra Associazione e per gli emiliano romagnoli in Venezuela rappresenta il giusto e meritato riconoscimento per una donna straordinaria che ha dedicato, e dedica, la sua vita alla promozione della lingua e cultura italiane in Venezuela, ma soprattutto dedica il suo tempo a formare ed educare cittadini con altissimi valori e norme di convivenza per costruire una società migliore”.
Alla cerimonia di intitolazione hanno partecipato tante personalità: dalla neo eletta vice console d’Italia in Aragua, Ana Maria Michelangelo, ai membri delle diverse associazioni regionali: Toscana, Campana, Molisana, Siciliana che han voluto essere presenti per onorare così l’iniziativa. Non sono mancati rappresentanti della Chiesa (Padre Jesús Díaz Dagger, Parroco della Parrocchia San Carlo Borromeo e Rettore del Collegio Giovanni XXIII ha benedetto le nuove istallazioni della biblioteca) così come alcuni rappresentanti politici che hanno avuto ed hanno i loro figli iscritti nella scuola e che hanno voluto essere presenti.
Insomma, un “bellissimo evento dove non è mancata la musica grazie al gruppo corale "Luciano Pavarotti", diretto dal maestro Cesar Guillen e che ha interpretato pezzi sia italiani come venezuelani”, commentano da Aragua prima di sottolineare che “a Maracay, almeno 4 biblioteche prendono il nome da italiani: Pedro Gallo, nato a Parma (Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università Centrale del Venezuela), Celestino Bonfanti, nato a Parma, padre dell’attuale tesoriere della nostra Associazione (Facoltà di Agraria dell'Università Centrale del Venezuela), Agostino Codazzi, nato a Lugo provincia di Ravenna, il primo cartografo del Venezuela (Biblioteca Pubblica di Maracay) e Raiza Ranauro, nata a Maracay, figlia di un Campano (Biblioteca della Scuola di Biologia dell’Istituto Pedagogico “Rafael Alberto Escobar” dell’Università Pedagogica Sperimentale Libertador di Maracay). È d’uopo sottolineare che questo evento è stato particolarmente emozionante, perché si è voluta onorare la professoressa Cavani invitandola personalmente alla cerimonia”.
La Casa d’Italia di Maracay “continua ad essere un faro di italianità, una luce di italianità, che stabilisce il ritmo, traccia i percorsi, rompe paradigmi, e si adegua ai tempi conferendo alle donne il loro vero protagonismo”. (aise)