VORREI UN PAESE COESO COME LA VOSTRA SQUADRA

ROMA\ aise\ - Vorrei davvero che il nostro Paese, in tutti gli ambienti, avesse queste due caratteristiche: il senso di coesione, di vicendevole aiuto, sostegno e solidarietà, e di correttezza e rispetto nei confronti degli avversari”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che oggi ha accolto al Quirinale le giocatrici della Nazionale italiana di pallavolo femminile, medaglia d’argento ai recenti Mondiali 2018 in Giappone.
Ricordata Sara Anzanello, una delle 12 protagoniste dell'oro Mondiale del 2002 morta la scorsa settimana a soli 38 anni, Mattarella ha sostenuto che “questi mondiali sono stati oltre che un motivo di grande soddisfazione per la federazione, anche un grande investimento sul futuro della pallavolo. Sono davvero curioso di vedere in che cosa si riverbererà questa grande popolarità che è derivata dalla presenza agli incontri di pallavolo dei campionati femminile e maschile, e soprattutto nella partecipazione dei giovani allo sport”.
“Ciò che rende il vostro sport popolare - per quanto mi riguarda particolarmente attraente - è la correttezza che contrassegna il gioco e il rispetto nei confronti degli avversari”, ha osservato il Presidente. “Vorrei davvero che il nostro Paese, in tutti gli ambienti, avesse queste due caratteristiche: il senso di coesione, di vicendevole aiuto, sostegno e solidarietà, e di correttezza e rispetto nei confronti degli avversari. Alla squadra, alle atlete potrei limitarmi a dire: “Siete bravissime”, ma vorrei aggiungere qualche altra considerazione. Devo confidarvi che da tempo cerco di seguire la pallavolo, non soltanto da questo mondiale. E quando mi è possibile - non di frequente – riesco a vedere qualche partita di campionato, del vostro e di quello maschile. Questo non fa di me un esperto, naturalmente, ma credo che nessuno possa contraddirmi se sostengo che in molti momenti avete messo in mostra la miglior pallavolo dei mondiali”.
“Non avete avuto la medaglia d’oro e il titolo di campionesse del mondo, e mi rendo conto che, nell’immediato, avreste preferito certamente averlo. Però, guardando – come ho fatto - la vostra finale e in parte qualche altro incontro precedente, il tie-break, come sapete meglio di me, è anche affidato al caso. Nella sua brevità basta un servizio meno riuscito, o meglio riuscito delle avversarie che cambia l’orientamento del tie-break. Ma ciò che è importante è che questo è un momento di parità, è uno spareggio che si svolge, appunto, tra pari. E voi, insieme alle valorosissime serbe, siete state al vertice del mondiale”.
“D’altronde avete avuto riconoscimenti rilevanti e di grande significato: l’essere la squadra più giovane è di per sé un dato di grande importanza”, ha aggiunto Mattarella. “Paola Egonu migliore nel ruolo di opposto; Monica De Gennaro migliore nel ruolo di libero; la mia concittadina Miriam Sylla, siamo entrambi palermitani, la migliore schiacciatrice; la miglior palleggiatrice è stata Ofelia Malinov. Ma questi quattro riconoscimenti non sono individuali, coprono l’intera squadra, il che vuol dire che la squadra migliore del mondiale è stata la vostra. Ciascuna delle quattro indicate si è potuta esprimere a questo livello perché la squadra intorno girava come avete saputo fare”.
“Vorrei ringraziarvi molto per quanto avete fatto, soprattutto per l’esempio che offrite. A parte questi riconoscimenti, a parte questa dimostrazione di grande successo che avete registrato, avete conseguito un traguardo che – credetemi - è anche più importante del colore della medaglia: quello di aver conquistato tanti nostri concittadini alla pallavolo. Non è soltanto una questione di orgoglio di sport, - ha detto ancora Mattarella – ma avete certamente spinto, con il vostro esempio e con la vostra capacità sportiva, molti giovani, molte ragazze, molte bambine – e lo vedremo nei prossimi anni - a impegnarsi nella pallavolo, a impegnarsi nello sport e a praticarlo; E questo - credetemi - è stato il risultato più importante che potevate conseguire e per questo vi ringrazio. Complimenti ancora e auguri”. (aise)