I NUOVI CENTRI EUROPEI DI SUPERCALCOLO POSSONO INIZIARE A SVILUPPARE COMPUTER AD ALTE PRESTAZIONI

BRUXELLES\ aise\ - Quest’anno otto centri di supercalcolo in otto paesi dell’UE sono stati selezionati per ospitare i primi supercomputer dell’impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC).
Questa settimana a Strasburgo i rappresentanti di questi centri si sono incontrati per firmare le convenzioni di accoglienza che consentiranno di avviare le procedure di appalto per l’acquisizione, l’installazione e la manutenzione dei nuovi supercomputer, che dovrebbero essere operativi già nella seconda metà del 2020 per gli utenti europei del mondo accademico, dell’industria e del settore pubblico.
Nel frattempo la cooperazione europea per lo sviluppo di supercomputer di prim’ordine si sta espandendo, con l’adesione all’iniziativa del 30° paese, la Macedonia del Nord.
“Queste firme sono una tappa fondamentale delle attività dell’EuroHPC e contribuiscono a concretizzare la nostra ambizione di rendere l’Europa un leader mondiale nel campo del calcolo ad alte prestazioni”, ha spiegato Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l'Economia e la società digitali. “Entro la fine dell’anno prossimo otto supercomputer di prim’ordine aiuteranno i ricercatori e l’industria europei, ovunque nell'UE, a usare applicazioni che richiedono una grande potenza di calcolo per compiere progressi importanti nella lotta ai cambiamenti climatici, nello sviluppo di nuovi medicinali e di nuovi materiali e in molti altri settori. Do anche il benvenuto alla Macedonia del Nord quale 30° membro dell’EuroHPC”, ha aggiunto Gabriel. “Sono lieta che questo paese, nel quadro della sua partecipazione all’Agenda digitale per i Balcani occidentali dell’UE, si sia impegnato a investire nell’EuroHPC e nei suoi obiettivi di ricerca e infrastrutturali ambiziosi”.
La procedura di appalto per le nuove macchine sarà avviata entro la fine di quest’anno. (aise)