A BRUXELLES LA DIPLOMAZIA PASSA DALLA STORIA E DALLA CULTURA

ROMA - focus\aise\ - L'architettura moderna di Pietro Nervi a Brasila o il settecentesco Hôtel de La Rochefoucauld-Doudeauville a Parigi; l'elegante stile francese di inizio Novecento a Buenos Aires o la sintesi di stili diversi, all'800 a oggi, di Villa Berg a Mosca. Tante sono le Ambasciate italiane che nel mondo possono vantare una sede esclusiva e ricca di storia.
Tra queste vi è anche la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia presso il Re dei Belgi, lo storico Palazzo di Avenue Legrand a Bruxelles, che la scorsa settimana ha ospitato la presentazione della seconda edizione del volume dedicato alla sede stessa.
Il volume “Il Palazzo di Avenue Legrand. Residenza dell’Ambasciatore d’Italia presso Sua Maestà il Re dei belgi” è stato curato da Gaetano Cortese, ambasciatore d’Italia in Belgio dal 1999 al 2003 ed autore anche della prima edizione. Il libro ripercorre nel dettaglio le relazioni diplomatiche tra l’Italia e il Belgio, analizzando i più importanti eventi che hanno caratterizzato la storia tra i due Paesi. L’opera si caratterizza tuttavia non solo per l’esaustivo quadro storico-diplomatico, ma soprattutto per l’attenzione dedicata al Palazzo di Avenue Legrand, sede della rappresentanza diplomatica d’Italia a partire dal 1919, dal punto di vista artistico-architettonico. Esempio dello stile neo-classico, in controcorrente con l’Art Nouveau che al tempo andava per la maggiore, il Palazzo di Avenue Legrand ospita numerosi dipinti e suppellettili che furono portate a Bruxelles dal Castello di Moncalieri. Il libro mostra come il Palazzo di Avenue Legrand sia stato uno strumento essenziale di cui la diplomazia italiana ha potuto usufruire per la promozione politica, economica e culturale del Paese in Belgio. Simbolo della storia comune tra la Casa Reale del Belgio e i Savoia, il Palazzo di Avenue Legrand ha potuto riflettere negli anni l’evoluzione della società e con essa della diplomazia.
Il libro nella seconda edizione, con una nutrita raccolta di fotografie d’epoca, nonché istantanee più recenti degli eventi principali, ritrae anche questi cambiamenti mettendo a confronto in una dialettica particolarmente riuscita gli eventi protocollari, più numerosi nel passato, con l’attenzione più recente alla diplomazia pubblica e all’approccio manageriale. La presentazione è stata inaugurata dall’indirizzo di saluto dell’ambasciatrice d'Italia in Belgio, Elena Basile, seguito dall’intervento di Marie-France Renard dell'Université Saint-Louis di Bruxelles e dall’ambasciatore Gaetano Cortese.
L'ambasciatrice Basile ha partecipato nei giorni anche ad un altro evento di carattere cultra, sebbene più “leggero”. In occasione del 30° anniversario del parco in miniatura “Mini-Europe”, situato ai piedi dell’Atomium di Bruxelles, è stata inaugurato infatti il nuovo modellino dedicato all’Italia: una riproduzione in scala della celebre Fontana di Trevi, ad ulteriore testimonianza di quanto sia rinomato ed apprezzato il nostro patrimonio storico-culturale.
Nel suo indirizzo di saluto l’ambasciatrice Basile ha sottolineato che “l'Italia è molto presente a Mini-Europe, ma Roma mancava. La Fontana di Trevi, che tutti conoscono, è un meraviglioso esempio di barocco del XVIII secolo che rimanda, con la rappresentazione del dio Nettuno, all’altra prestigiosa fontana di Piazza Navona del Bernini”.
Nei loro interventi l’amministratore delegato e fondatore di Mini-Europe, Thierry Meeus, l’europarlamentare belga Fréderique Ries e il direttore del Parlamento Europeo, Ciril Stokelj, hanno riconosciuto alla Fontana di Trevi di essere uno dei simboli più conosciuti di Roma e dell’Italia, resa eterna dalle famose scene del film La Dolce Vita e ancora oggi tappa obbligata per tutti i turisti che visitano la Capitale.
La cerimonia d’inaugurazione ha inoltre aperto al pubblico la nuova edizione della mostra “Spirit of Europe”, organizzata da Mini-Europe con il sostegno del Parlamento Europeo. (focus\aise)