A NEW YORK LA PRIMA PERSONALE IN AMERICA DI RENATO LEOTTA
NEW YORK\ aise\ – Magazzino Italian Art Foundation e Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University presentano la prima mostra personale in America e un nuovo lavoro site-specific dell’artista Renato Leotta.
Da oggi, 30 aprile, al 12 giugno, sarà possibile vedere la mostra dell’artista con recenti sculture e opere multimediali alla Casa Italiana Zerilli-Marimò a New York e una nuova installazione appositamente concepita per il parco che circonda Magazzino Italian Art Foundation a Cold Spring. L’iniziativa, che segna la terza collaborazione fra le due istituzioni, conferma l’impegno a presentare gli artisti italiani contemporanei negli Stati Uniti.
L’artista, che è residente all’American Academy di Roma in veste di Italian Fellow in Arti visive, si è trasferito da marzo a Cold Spring per proseguire la sua ricerca sul rapporto fra ambiente edificato e ambiente naturale in tre luoghi dello Stato di New York: la valle dell’Hudson, il litorale di Long Island e la città di New York.
Per creare le sue opere Leotta ricorre all’aiuto delle forze della natura fra cui gravità, luna, oceani e altre distese d’acqua. Adoperando mezzi diversi – tra cui scultura, fotografia, tessuti e filmati – l’artista cerca di svelare i rapporti fra il mare, il cielo e la terra e di creare nuove relazioni tra ambienti reali e ideali, che esistono nella realtà o solo nell’immaginazione di chi guarda.
“È un’emozione collaborare con la Casa Italiana Zerilli-Marimò per portare la mostra di Renato Liotta a New York. L’intento dei nostri istituti è creare programmi che alimentino il profondo legame fra la cultura italiana e quella americana”, spiega Vittorio Calabrese, direttore del Magazzino Italian Art Foundation. Il lavoro di Renato Leotta indaga i momenti d’incontro fra terra e mare, rivelando con sapienza il tema comune alla base del nostro modo di conoscere e comprendere l’ambiente circostante”.
A Cold Spring Renato Leotta realizzerà vari progetti che coinvolgono attivamente l’ambiente, compresa la costruzione di una camera oscura immersa nelle acque del fiume Hudson per catturare le immagini della luna piena, che l’artista chiama Lunagrammi. A Magazzino presenterà una nuova installazione site-specific che congiungerà il suo limoneto in Sicilia, per lui fonte costante d’ispirazione, al paesaggio di Cold Spring, al parco di Magazzino Italian Art Foundation, al fiume Hudson e alla città di New York.
Partendo dalla recente opera Notte di San Lorenzo (2018), che ha debuttato a Manifesta 12 a Palermo, il progetto di Leotta per Magazzino darà vita a un paesaggio composito scaturito dalla sua personale esperienza di spazi domestici e naturali, facendo coesistere ambienti diversi.
Alla Casa Italiana, Leotta presenterà dei nuovi lavori fra cui fotografie, opere in tessuto e nuove versioni del progetto in corso Gipsoteca, una serie di sculture a rilievo di sabbia. Nella nuova serie Gipsoteca, Leotta tenta di catturare l’istante in cui il mare incontra la riva tramite calchi in gesso realizzati direttamente sulle spiagge di Long Island e del Portogallo. L’oceano è per lui parte attiva del processo creativo, operando sulle due sponde opposte dell’Atlantico per la creazione delle sue sculture.
La mostra sarà corredata dalla prima monografia che documenta il lavoro dell’artista. Edita da Magazzino Italian Art Foundation con un testo critico di Ara Merjan.
Nato nel 1982 a Torino, Renato Leotta vive e lavora fra Torino e Acireale. La sua famiglia di origine sicialiana, regione da cui l’artista trae profonda ispirazione. Al momento, come detto, è Italian Fellow in Arti visive all’American Academy di Roma. Il suo lavoro affonda le radici nell’atto di osservare e usa il paesaggio come soggetto. Come un archeologo della Realtà, Leotta cerca – tramite i suoi processi di osservazione – d’individuare e circoscrivere una serie di immagini visualizzate attraverso mezzi diversi che, sebbene legate a un tempo e a uno spazio specifici, hanno carattere universale. Presentando immagini non incentrate sulla narrazione, inoltre, opera ai confini dei cliché opponendosi ai loro limiti.
Oltre alla recente mostra Eine Sandsammlung alla Kunst Halle Sankt Gallen (2018) e al lavoro site-specific per Manifesta al Palazzo Butera di Palermo (2018), Leotta ha esposto in mostre personali allestite da Madragoa, Lisbona (2017); Galleria Fonti, Napoli (2015); Cripta747, Torino (2014). Fra le collettive ha partecipato a quelle organizzate da MAC, San Paolo; Museo Madre, Napoli; Le Magasin, Grenoble; NAK, Aquisgrana; Palazzo Fortuny, Venezia (2017); Quadriennale di Roma, Roma (2016); Palais des Beaux-Arts, Bruxelles (2015).
Leotta è cofondatore di CRIPTA747 a Torino.
Casa Italiana Zerilli-Marimò, sede del dipartimento d’italianistica della New York University, è stata fondata – grazie alla generosa donazione della baronessa Mariuccia Zerilli-Marimò – come omaggio permanente e costruttivo al marito Guido Zerilli-Marimò. Inaugurata nel novembre 1990, ambisce a promuovere l’approfondimento della conoscenza della civiltà italiana negli Stati Uniti con un programma ricco e qualificato di attività extracurricolari, eventi culturali che spaziano dalla letteratura alla teoria politica, alle arti figurative e alla storia della scienza. Fin dal primo direttore, il professor Luigi Ballerini, la Casa ha cominciato a collaborare con enti e istituti italiani, sia pubblici sia privati, impegnati nel comune obiettivo di fornire agli americani gli strumenti per approfondire la conoscenza della cultura italiana. Nel 1998 la direzione è passata al professor Stefano Albertini, che ha permesso alla Casa di diventare sede privilegiata del dibattito culturale, facendo della New York University uno dei centri più importanti al mondo di studi europei e internazionali.
Magazzino Italiani Art è uno spazio privato nella Hudson Valley, New York, dedicato all'arte italiana del dopoguerra e contemporanea. La struttura di circa 2000 metri quadrati, progettata dall'architetto Miguel Quismondo è dedicata a opere selezionate dalla Collezione Olnick Spanu. Fondata da Nancy Olnick e Giorgio Spanu e diretta da Vittorio Calabrese, Magazzino Italian Art è aperto gratuitamente al pubblico su appuntamento. Oltre al suo programma espositivo, Magazzino Italian Art è una risorsa per ricercatori e studenti grazie alla sua vasta biblioteca e archivio di Arte Italiana, che inoltre lo rende un Centro Culturale per la vivace comunità della Hudson Valley. Sotto la direzione dei suoi fondatori, del direttore Vittorio Calabrese Magazzino e del suo team, Magazzino crea collaborazioni con organizzazioni americane e italiane per sostenere artisti italiani contemporanei e promuovere un dialogo sull'arte italiana del dopoguerra e contemporanea negli Stati Uniti. (aise)