A RIO DE JANEIRO UN CICLO DI CONFERENZE PER CELEBRARE LEONARDO
ROMA\ aise\ - In occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, l’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro presenta lunedí 15 aprile, alle 14.30, nel teatro Sala Italia, “Leonardo da Vinci: visionario, inventore o scienziato moderno?”. Si tratta di una conferenza a cura di Marco Cremona, ricercatore del Dipartimento di Fisica della Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro (PUC Rio), alla quale parteciperanno anche i ricercatori Tommaso Del Rosso, professore del Dipartimento di Fisica della PUC-Rio, e Omar Ginoble Pandoli, professore del Dipartimento di Chimica della stessa università.
L’evento è organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con PUC Rio e si iserisce nell’ambito di una programmazione internazionale dedicata alle celebrazioni del 2019 “Anno Leonardiano”. Con più di 150 eventi organizzati in tutto il mondo, le celebrazioni per l’anniversario della morte del grande genio italiano sono un’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), di grande rilevanza per la promozione all’estero della cultura italiana.
Pittore, scultore, ingegnere, scenografo, anatomista e uomo di scienza, Leonardo rappresenta l’archetipo dell’uomo del Rinascimento, di cui il genio italiano si fece ardito interprete con quel suo anelito alla conoscenza del reale attraverso la sperimetazione e l’uso della ragione. La sua ricerca costante e la sua insaziabile curiosità rappresentano, al tempo stesso, l’innato desiderio dell’uomo di superare se stesso e l’importanza della ricerca e della conoscenza come motori della scienza e del progresso tecnologico. “La sua figura é così poliedrica – afferma la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Livia Raponi – che abbiamo deciso di invitare vari accademici e specialisti perché ciascuno, a partire dal proprio campo di ricerca, possa illustrare gli aspetti molteplici del genio leonardiano, sottolineando l’importanza della sua ricerca per la disseminazione di valori legati alla cultura, al progresso e all’innovazione”.
“Parlare di Leonardo da Vinci è parlare di scienza e innovazione – spiega il ricercatore Marco Cremona –. La ricerca scientifica consente di superare barriere culturali, sociali e linguistiche e ha la capacità di avvicinare in maniera costruttiva studiosi, privati cittadini e paesi. Leonardo da Vinci rappresenta in tutto il mondo il sapere e il saper fare, l'ingegno e la scoperta, l'invenzione e il pensiero libero ed illimitato, al di là di qualsiasi frontiera precostituita. Allo stesso modo, i ricercatori italiani protagonisti di questo evento, epigoni di Leonardo, ispirati dal suo genio, con le loro competenze e la loro creatività, lavorano alla costruzione di un futuro migliore e sono ambasciatori di valori essenziali per l’Italia e per il Brasile”.
Marco Cremona é professore del Dipartimento di Fisica della PUC Rio. È autore di una serie di importanti articoli scientifici e di 3 patenti di prototipi di dispisitivi. Ha partecipato alla Missione Brasiliana per la Prospezione della tecnologia di display organici organizzata dal Ministero brasiliano di Scienza e Tecnologia. È stato tra i 25 scienziati invitati al “Brazil-Day” organizzato dalla Royal Society di Londra.
La conferenza del professor Cremona inaugura un ciclo di incontri che si terranno presso l’Istituto Italiano di Cultura durante il 2019. (aise)