AGLI EUROPEI PIACE L’EURO, AGLI ITALIANI MENO

BRUXELLES\ aise\ - Più di tre cittadini europei su quattro ritengono che la moneta unica sia una cosa positiva per l'Unione europea: è il più forte sostegno mai riscontrato da quando, nel 2002, è stato effettuato il primo sondaggio. È quanto emerge dagli ultimi risultati dell'Eurobarometro, che evidenzia anche il calo dell’appeal della moneta unica in Italia.
Se il 76% degli interpellati ritiene che la moneta unica sia una cosa positiva per l'UE, in Italia la percentuale è del 69%. Ancora più netta la differenza alla domanda se l’Euro sia un bene per il proprio paese: risponde “sì” il 65% degli europei, il 55% degli italiani. Il 36% dei connazionali, poi, ritiene che l’Euro non giovi all’Italia (percentuale che per tutta l’Ue è del 26%), mentre per il 21% la moneta unica non giova neanche all’Europa (il 16% il dato complessivo).
In ogni caso, quello registrato da Eurobarometro, è il sostegno più elevato mai riscontrato da quando sono state introdotte monete e banconote in euro nel 2002, un consenso superiore di 2 punti percentuali ai livelli già alti registrati l'anno scorso. Ad essere intervistati, tra il 14 e il 19 ottobre scorsi, sono stati circa 17500 cittadini dei 19 paesi della zona euro. Mille gli italiani consultati.
GLI ALTRI DATI
L'EURO SEMPLIFICA LA VITA
Pur essendo ancora una valuta giovane, l'euro ha già compiuto 20 anni. Ciononostante, gli europei vedono chiaramente i vantaggi pratici che ha apportato alla loro vita quotidiana. I quattro quinti degli intervistati concordano sul fatto che l'euro ha reso più facile svolgere attività economiche transfrontaliere, comparare prezzi e fare acquisti in altri paesi, anche online. La stragrande maggioranza dei cittadini della zona euro pensa anche che l'euro abbia reso più facile e meno costoso viaggiare (lo pensa il 52% degli intervistati, il 39% degli italiani).
L'euro è molto più di qualche moneta o banconota in tasca: è un simbolo dell'unità e della forza dell'Europa a livello mondiale. Oggi è già la moneta di 340 milioni di europei in 19 Stati membri. Ha apportato vantaggi tangibili a tutti: prezzi stabili, costi di transazione più bassi, risparmi protetti, mercati più trasparenti e competitivi, più scambi commerciali, viaggi più facili e standard di vita più elevati. Circa 60 paesi di tutto il mondo collegano le proprie valute all'euro in un modo o nell'altro.
UN FORTE SOSTEGNO ALLE RIFORME E POLITICHE ECONOMICHE COORDINATE, MA ANCHE ALL'ABOLIZIONE DELLE MONETE DA 1 E 2 CENT
Il 69 % degli europei a cui è stato chiesto di esprimersi sul coordinamento della politica economica (anche per quanto riguarda le politiche di bilancio) ritiene necessario un maggiore coordinamento nella zona euro, mentre solo il 7% è favorevole a una minore cooperazione. L'80% è favorevole a riforme economiche volte a migliorare i risultati delle economie nazionali. Ciò si riflette anche nei dati a livello nazionale, con maggioranze chiare in tutti i paesi della zona euro.
Qui il dato italiano è esattamente in linea con quello europeo.
Una maggioranza del 65% degli interpellati si è dichiarata favorevole all'eliminazione delle scomode monetine da 1 e 2 cent mediante un arrotondamento obbligatorio del prezzo finale degli acquisti nei negozi e nei supermercati ai cinque centesimi più vicini. A favore di questa proposta si è espressa la maggioranza assoluta dei cittadini di 16 dei 19 paesi della zona euro. (aise)