ARS E CGIE: VENTI DI COLLABORAZIONE
ROMA – focus/ aise – Poco più di una settimana è passata dalla firma di un protocollo d’intesa tra Cgie e Assemblea regionale siciliana, siglato il 18 aprile nella splendida cornice di Palazzo dei Normanni, nel corso dell’Assemblea Regionale Siciliana, cui hanno partecipato i componenti del Cgie e i giovani impegnati nel seminario per la creazione di una Rete di Giovani Italiani nel Mondo. Il protocollo, che dovrebbe presto cominciare a dare i suoi frutti, prevede un “percorso comune in termini di conoscenza e collaborazione e informazione reciproca”.
Ad aprire i lavori Roberto Lagalla, assessore all’Istruzione e formazione professionale della Regione Siciliana: “Un vero piacere, personale e istituzionale, ospitarvi qui oggi. Questa Sala, originariamente chiamata Sala Gialla, è oggi dedicata a Piersanti Mattarella. Una figura, come molte altre, che anche gli italiani all’estero dovrebbero assumere come simboli e modelli da seguire. Mi vengono in mente magistrati, preti – come Pino Puglisi – e molti altri. Piersanti Mattarella fu un presidente della Regione volitivo, visionario, portatore di un cambiamento che mirava a sconvolgere una realtà incistita e stratificata. Un atteggiamento, il suo, che lo portò a una morte orrenda. Trucidato in strada di fronte alla moglie e ai figli. Ricordare il passato non è solo esercizio di memoria”.
“Ricordare il passato”, ha proseguito Lagalla, “significa attualizzare quel messaggio, mantenerlo vivo rispetto alle scelte possibili del presente e operare affinché queste scelte siano sempre di più coerenti e conformi non solo a quel pensiero, ma a ciò che è giusto per questa Sicilia e per questo governo. Si può uccidere in tanti modi: si uccide colpendo fisicamente l’uomo, si uccide isolando l’uomo, denigrandolo, macchiandone la memoria. E questo determina in Sicilia quello che in qualche modo, quando non colpisce fisicamente, genere il “mascaiamento”, cioè un infangamento della persona, facendolo apparire grigio e melmoso. In questo modo si può mistificare la realtà e confondere il vero e il falso. Non basta solo un sussulto di volontà, ma un grande coraggio. È un messaggio che non vale solo per la Sicilia, ma in tante parti del mondo in un momento in cui la rappresentazione della verità non è sempre la proiezione reale della verità. È opportuno conoscere e conoscersi; relazionarsi e relazionare. E in questa direzione io vedo fondamentali tutte quelle occasioni che ci portano a costruire un reticolo di conoscenze e alleanze che possono modificare in senso adeguato mentalità e cultura, perché solo attraverso una profonda modificazione visionaria, come quella di Mattarella, della mentalità e della cultura, che si possono superare gli steccati del passato”.
“Oggi”, ha concluso l’assessore, “siamo qui per legare con un protocollo d’intesa il Cgie e l’ARS per percorrere un percorso comune in termini di conoscenza e collaborazione e informazione reciproca. Sono convinto che il Cgie possa fornirci buoni elementi di contatto e di scambio per poter radicare ancora di più la tradizione delle culture che portate da ogni parte del mondo con la nostra, che è italiana e internazionale. È un’opportunità che noi dobbiamo dare ai nostri giovani. E dobbiamo farlo insieme”.
Al termine di questo intervento, è stato firmato il protocollo tra Lagalla e Michele Schiavone, segretario generale del Cgie, che ha parlato di un momento di “incontro tra culture, in un luogo, la Sicilia, che è un punto di riferimento per l’accoglienza. Fare questo seminario a Palermo è stata la scelta più giusta. Non poteva esserci luogo migliore”. (focus\ aise)