CARÈ (IV): INACCETTABILE IL RADDOPPIO DELLA TASSA SULLA CITTADINANZA

ROMA\ aise\ - “Contribuire alla formazione di questo Governo è stata una scelta di responsabilità che ho pienamente condiviso. Noi di ItaliaViva abbiamo agito compatti per il bene dell’Italia, per evitare di gettare la comunità nella precarietà sociale ed economica e scongiurare il paventato aumento dell’IVA che avrebbe avuto conseguenze gravissime sulla stabilità finanziaria del Paese, incidendo direttamente sulla capacità di spesa degli italiani. Questa decisione, tuttavia, ci impone di partecipare costantemente alla dialettica parlamentare, verificando che nella prossima legge di bilancio non vengano stabiliti aumenti su tassazioni esistenti. Essi avrebbero conseguenze infauste per l’economia dell’Italia, privandola anche della competitività imprenditoriale in campo internazionale”. Così, in una nota, Nicola Carè, deputato di Italia Viva eletto in Australia, secondo cui “occorrono al contrario misure finanziarie a supporto della crescita con finanziamenti ad infrastrutture e trasporti, un apparato burocratico più efficiente e strumenti mirati ad agevolare il processo di internazionalizzazione delle PMI”.
Per Carè “dobbiamo creare ricchezza per il Paese, non depauperare i nostri cittadini. Una legge di bilancio priva di misure proattive ridurrebbe la capacità di creare quella spinta utile per lasciarsi definitivamente la crisi economica alle spalle”.
“Tale obiettivo riguarda tutti gli italiani, anche i residenti all’estero”, sottolinea il parlamentare che aggiunge: "è, infatti, indispensabile sostenere sempre più l’enorme patrimonio di oltre 6 milioni di italians e di tantissimi connazionali di seconda, terza e quarta generazione. Sono una risorsa che incide direttamente sulla ricchezza interna della penisola. Intollerabile sarebbe, dunque, anche il raddoppio della tassa sulla cittadinanza dei discendenti dei nostri emigrati, da 300 a 600 euro. Non solo palesemente iniqua ed estremamente esosa, ma anticostituzionale perché in danno di un diritto”.
“Dobbiamo evitare tutto questo – aggiunge Carè – e al contrario reperire nuove risorse da destinare alla cultura italiana nel mondo, alle strutture diplomatiche, ai Consolati, agli Istituti di Cultura, a Com.It.Es., I.C.E., alle Camere di Commercio, C.G.I.E., alle Associazioni a carattere nazionale e regionale, contenendo contestualmente i costi sui servizi consolari. Quale rappresentante eletto nella circoscrizione estera e membro di Italia Viva ribadisco, inoltre, l’opportunità di ripristinare l’esonero Imu per i pensionati italiani all'estero e il Fondo Cultura, istituito dal Governo Renzi. Avere cura della nostra “Italia oltre confine” - conclude - sarebbe un importante segnale per chi supporta il Made in Italy, lo esporta nei Paesi di adozione, contribuisce al PIL del Paese e diffonde il Softpower italiano a livello internazionale”. (aise)