CARÉ (IV): ITALIA VIVA È LA NUOVA CASA DEGLI ITALIANI
ROMA\ aise\ - “Ho partecipato con entusiasmo alla decima edizione della Leopolda, festeggiando la nascita di “Italia Viva” e la vastissima platea presente, entusiasta di confrontarsi su famiglia, clima, futuro, inclusione, italiani all’estero. Tre giorni che hanno anche affrontato il ruolo di chi promuove dall’estero e per l’estero il prestigio del Made in Italy, il suo genio e le sue peculiarità”. Così scrive Nicola Carè, deputato eletto in Australia, che ha aderito al nuovo progetto politico di Matteo Renzi. A qualche giorno dalla Leopolda 10, Carè riporta gli spunti emersi nel il Tavolo di Lavoro “Internazionalizzazione delle aziende: il contributo degli italiani all’estero” che ha coordinato.
Di seguito il testo del suo intervento.
“Come dichiarato da Matteo Renzi: “Una politica seria fatta per passione e non per interesse”.
Donne, famiglia, pari opportunità, futuro, globalizzazione e inclusione sono le parole chiave.
Durante la Leopolda, alla presenza di numerosi imprenditori, giovani professionisti e investitori, ho coordinato il Tavolo di Lavoro “Internazionalizzazione delle aziende: il contributo degli italiani all’estero”. Un incontro che mi ha concesso di discutere del ruolo dei nostri connazionali oltre confine e riaffermare con forza i meriti dei tantissimi italiani di seconda, terza e quarta generazione, insostituibili trend makers del Softpower italiano.
Tutti consapevoli di dover arginare quanto prima la “fuga” dal Paese delle giovani generazioni, per cui si richiedono adeguati ed immediati incentivi che ne favoriscano il rientro in Patria.
È indispensabile potenziare il ruolo di tutti quanti loro, essenziali per il benessere dell’economia nazionale, prevedendo validi e moderni incentivi per le numerose professionalità all’estero. Tante sono le criticità del nostro Paese così come i suoi talenti. Entrambi richiedono interventi immediati.
Dobbiamo risolvere gli oggettivi ritardi nella creazione di una rete di sostegno professionale per l’internazionalizzazione delle imprese, comprese Start up e PMI operanti all’estero e in Italia.
Inoltre, istituire uno Sportello Unico apposito, promuovere un maggiore coordinamento tra i canali istituzionali all’estero e uno snellimento della burocrazia che faciliti l’accesso per tutte le aziende italiane ai Fondi Europei.
Un dialogo più aperto e onesto, indispensabile per vincere le tante sfide che siamo chiamati a raccogliere”. (aise)