CIR: AL VIA IL PROGETTO WELCOME HOME: AIUTIAMOLI A CASA NOSTRA

ROMA\ aise\ - Al via il progetto Welcome Home, finanziato dall’8 per mille Irpef a diretta gestione statale per l’anno 2016 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha l’obiettivo di sviluppare modelli alternativi e innovativi di supporto ai percorsi di integrazione dei rifugiati, coinvolgendo attivamente la cittadinanza e il privato sociale attraverso esperienze di “accoglienza in famiglia”.
L’intervento, realizzato dal Consiglio Italiano per i Rifugiati – CIR e da Refugees Welcome, promuove tre azioni principali: Young Together che interesserà 40 giovani rifugiati e altrettanti giovani italiani; Refugees 4 Refugees che promuove l’accoglienza di singoli o nuclei di rifugiati presso famiglie di rifugiati e migranti, arrivati in precedenza e pertanto più avanzati nel processo di integrazione. Questa misura interesserà 20 rifugiati e infine Welcome in the family che sviluppa forme di accoglienza diretta di singoli o piccoli nuclei di rifugiati presso famiglie italiane e che coinvolgerà 10 rifugiati.
“In un momento in cui le risposte ai bisogni di accoglienza e integrazione dei rifugiati sono sempre più rare, crediamo sia di importanza fondamentale promuovere opportunità alternative attraverso tutti i canali che la società civile è in grado di attivare. Da questo punto di vista l’accoglienza in famiglia può diventare uno strumento di integrazione fondamentale perché permette di condividere non solo uno spazio domestico, ma soprattutto una rete di supporto che può promuovere l’ingresso a tutto tondo delle persone accolte nella nostra comunità. Questa iniziativa consente ai tanti italiani che vogliono attivarsi di farlo in prima persona attraverso un progetto qualificato che mette inoltre a disposizione insieme all’accoglienza, strumenti di formazione e integrazione che rafforzeranno il processo di inclusione” dichiara Mario Morcone, Direttore del Consiglio Italiano per i Rifugiati.
Il progetto si sviluppa prevalentemente a Roma, Lecce e Verona e punta su alcuni aspetti fondamentali: da una parte il coinvolgimento diretto della cittadinanza attiva che è un potente fattore di cambiamento culturale e di effettiva inclusione; dall’altra il CIR e Refugees Welcome metteranno a disposizione degli importanti strumenti concreti (quali corsi di formazione, tirocini) in grado di consolidare il percorso, qualificando ulteriormente il periodo di ospitalità e rendendolo ancora più mirato all’integrazione.
“Siamo certi che attraverso un lavoro qualificato di accompagnamento e di supporto alle famiglie ospitanti e ai rifugiati, potremmo realizzare delle convivenze positive e permettere alle tante persone che stanno cercando faticosamente un percorso di autonomia in Italia di individuare una loro strada, non più solitaria ma inserita in un contesto di solidarietà qui in Italia” dichiara Fiorella Rathaus, responsabile del Progetto. (aise)