COLUMBUS CENTRE "HERITAGE": LA COMUNITÀ CI SPERA – di Mariella Policheni

TORONTO\ aise\ - “Mentre da un lato chi auspicava la demolizione del Columbus Centre non si dà per vinto e contatta i consiglieri comunali per convincerli a opporre un “no” alla designazione di heritage site, dall’altro la comunità pro-Columbus Centre chiede loro di continuare a garantire il sostegno dato in passato al centro comunitario”. Ne scrive Mariella Policheni che segue la vicenda del Columbus Centre per il “Corriere canadese”, quotidiano diretto a Toronto da Francesco Veronesi.
““Come socio di lunga data del Columbus Centre, vi invito tutti a sottoscrivere la relazione dell’Heritage Committee che sarà presentata alla riunione del Consiglio del 30 gennaio – si legge nell’email scritta da Elliott Posen – il ruolo di questa struttura, non solo nel vicinato ma per la comunità italiana in tutta la GTA, è un faro di luce per tutti. Lo spazio verde circostante è utilizzato da tutti i residenti del campus, molti dei quali hanno mobilità limitata o sono anziani e possono ancora godere di questo parco proprio vicino casa”.
Di ragioni per sostenere il centro comunitario italian-style all’angolo di Lawrence e Dufferin la comunità ne ha a iosa.
Nel corso della sua battaglia contro la demolizione imminente le ha spesso elencate e molte volte ha anche raccontato la propria esperienza personale ed il proprio legame emotivo con il centro nato alla fine degli anni Settanta proprio come punto di incontro e di celebrazione della cultura italiana.
“La comunità vuole il Columbus Centre, lo ha detto in tutti i modi più e più volte, ma alcuni membri del board di Villa Charities rifiutano di accettare questa realtà. ‘Cape toste e teste dure’ – scrive Angelo Scioscia – chiedo e sollecito la commissione per la tutela del patrimonio a mettere fine alla questione. Non solo la comunità finalmente guarirà ma a Villa Charities finalmente giungerà il messaggio e si focalizzerà sul lavorare verso soluzioni che tengano conto dei desideri della comunità”.
Una comunità che nel corso degli anni ha accumulato un bagaglio di esperienze e di ricordi legati al centro comunitario. Emily Guccione, ad esempio, torna a scrivere al Corriere Canadese, e si augura che la designazione di heritage site sia ormai in arrivo.
Dopo aver ricordato le visite al Columbus Centre assieme alla figlia dice che “demolire il centro sarebbe una perdita non solo per la comunità italiana, ma per Toronto nel suo insieme”.
La Guccione ama mettere in luce che il “Columbus Centre non è solo per le persone di origine italiana” ma è un punto di riferimento per tante persone di origine ebraica e cinese.
“Una sinagoga ebraica ha messo a disposizione il suo spazio per un incontro sul futuro del centro, quando il consiglio scolastico del distretto cattolico di Toronto non volle farlo”, ricorda Emily Guccione.
“È stato con grande attenzione che ho letto sul Corriere la notizia che il 30 gennaio il consiglio comunale di Toronto valuterà se inserire nell’elenco degli Heritage site il Columbus Centre. Speriamo che questo sia un obiettivo a cui tutti possiamo lavorare, per noi stessi come individui, per la nostra comunità e per la città in cui viviamo”.
Intanto ai numerosi consiglieri comunali che si sono detti favorevoli alla designazione e quindi a decretare così l’intoccabilità del Columbus Centre si è aggiunto anche Mike Layton”. (aise)