CONFSAL UNSA: LEGGE CIPRINI TAPPA EPOCALE PER I LAVORATORI ALL’ESTERO

ROMA\ aise\ - L’approvazione alla Camera della riforma del Titolo VI del DPR 18/1967, che consiste nella cosiddetta Legge Ciprini in materia di personale assunto a contratto dalle rappresentanze diplomatiche, dagli uffici consolari e dagli Istituti Italiani di Cultura all’estero, rappresenta, secondo Confsal Unsa una “tappa epocale verso un trattamento più equo e giusto dei lavoratori assunti all’estero”.
Secondo Iris Lauriola, Segretario Nazionale del coordinamento Esteri della Confsal Unsa, “l’11 dicembre 2019 passerà agli annali del nostro lavoro sindacale come una data storica poiché, dopo un decennio di lotte e dibattiti, finalmente si traduce in realtà parlamentare quanto da noi reclamato continuamente a nome di un’intera categoria di lavoratori”.
La parola che rende l’idea della soddisfazione del sindacato è “Basta: “basta alle penalizzazioni a un lavoratore che ha la sfortuna di ammalarsi per un periodo superiore ai quarantacinque giorni nell’arco di tre anni; basta con adeguamenti salariali messi in mano alla discrezionalità esclusiva di una fascia di dirigenti; basta a provvedimenti disciplinari che non prevedono un termine di scadenza e che pendono dunque sul capo dei lavoratori come spade di Damocle durante tutto il corso della loro vita professionale. A tutto questo e ad altro la Camera dei Deputati ha detto ora basta!”.
La Confsal Unsa Esteri ha dunque accolto la notizia dell’approvazione della riforma mostrando gratitudine verso gli esponenti politici che hanno prestato ascolto alle richieste formulate dall’Unione Nazionale Sindacati Autonomi. E ha ringraziato in prima persona l’attuale Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, come pure i politici che hanno dato avvio ad un confronto serrato con la Farnesina sulle tematiche da inserire nel progetto di riforma, per supportarne poi a spada tratta gli sviluppi successivi, come il Sottosegretario Manlio Di Stefano (M5S), l’on. Tiziana Ciprini (M5S) e l’onorevole eletta all’estero, Elisa Siragusa (M5S).
Un “particolare ringraziamento va all’onorevole Renata Polverini (FI), che quale ex segretaria sindacale, ha da subito raccolto e fatte proprie le richieste dei lavoratori di maggiore equità normativa e salariale, all’on. Fucsia Fitzgerald Nissoli (FI), che ha voluto inserire nell’ordine del giorno la richiesta di garanzie contrattuali per questa categoria, e all’onorevole Francesca La Marca (PD)”.
Il voto alla Camera dell’11 dicembre scorso, secondo Confsal Unsa assume anche un “valore simbolico”, poiché è “raro che le istanze di una intera categoria di lavoratori si trasformino in azione parlamentare con effetti immediati e concreti sui cittadini lavoratori”. (aise)