DALLA GERMANIA ALLA SPAGNA: L’ITALIA CHE PREMIA
ROMA – focus\aise\ - L’arte è un veicolo di cultura e conoscenza, anche tra popoli. Ecco perché numerose sono le iniziative promosse dalle rappresentanze italiane all’estero in favore del dialogo artistico, come pure per riconoscere i talenti italiani all’estero.
Sono stati così annunciati a Madrid i tre progetti vincitori del concorso "Il design. Un viaggio tra Italia e Spagna", promosso dall’Ambasciata d’Italia nell’ambito dell’iniziativa "ITmakES", in collaborazione con INTERNI Magazine, COAM (Colegio Oficial de Arquitectos de Madrid) e DIMAD (Asociación Diseñadores de Madrid). La giuria, convocata dall’Ambasciata, ha scelto: Buffet Capa, mobile consolle di Manuel García Fraile; Loop, mobile cucina di Jesús López de los Mozos; e Ness, supporti modulari di Cristina Castillo e Patricia Lallana. I tre progetti saranno modellizzati grazie alla collaborazione delle aziende italiane Ethimo, Officine Tamborrino e Ghidini1961 per essere esposti presso l’Università Statale di Milano, in occasione dell’evento di INTERNI Magazine durante il Fuori Salone che avrà luogo a Milano dal 9 al 14 aprile prossimi. ITmakES è un progetto realizzato in Spagna nell’ambito della strategia Vivere all’Italiana promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
A Berlino torna invece il Premio dedicato agli artisti italiani, indetto dal Comites per valorizzare i tantissimi connazionali impegnati ed eccellenti nel campo artistico. Molti gli artisti partecipanti alla IV edizione del concorso, che hanno presentato le loro migliori opere di fotografia, pittura, scultura, illustrazione. Tra tutte le opere partecipanti, la commissione esaminatrice ha scelto due lavori che verranno consegnati ai vincitori 2018 del Premio "L'italiano dell’anno" durante la serata di premiazione che si terrà nella primavera 2019. Come primo vincitore, il Comites ha scelto l'opera "Labor's game # Beyond" di Marco Dalbosco, realizzata con tecnica mista: carte speciali di vario genere, fogli in alluminio e pigmento bianco. L’opera nasce come sintesi di progetti precedenti sulle problematiche di lavoro: l’alienazione della fabbrica, la fatica del fare dell’artigianato, e la voce delle persone senza lavoro. Testi e schemi sulla tessitura e sull'artigianato prendono una nuova forma, una nuova dimensione: attraverso materiali poveri ed effimeri come la carta, delle campiture in pigmento bianco e delle incisioni, prende vita un mondo presupposto che mostra un "altrove" e allo stesso tempo veicola ad una dimensione puramente estetica.
La seconda opera prescelta è "Silence of water" di Andrea Mazzola, realizzata con inchiostro, matita, vernice e resina su carta. L’opera si inserisce all’interno di una più ampia ricerca che indaga le dinamiche della Natura nel mondo contemporaneo, analizzando le varie possibili realtà di percezione, esaminando movimenti e comportamenti di una natura snaturans e della particolare visione dell’uomo nei suoi confronti, capace anche di modificarne l’essenza stessa. Non è un caso l’utilizzo della resina, materiale a lungo sperimentato, dove caos e ordine vengono dominati permettendo però sempre libertà di movimento e di espressione della natura. (focus\aise)