DALL'ARGENTINA AL PIEMONTE PER RILANCIARE LE RADICI

TORINO\ aise\ - Il 16 ottobre scorso, al Museo Regionale dell'Emigrazione di Frossasco, in provincia di Torino, e successivamente al Monumento “Ai Piemontesi nel mondo” di San Pietro Val Lemina, l’Associazione Piemontesi dal Mondo ha accolto la delegazione della FAPA (Federación de Asociaciones Piemontesas de Argentina) guidata dal neo-Presidente, Edelvio Sandrone. Lo si apprende dall’articolo a firma Michele Colombino pubblicato sull’ultimo numero del Notiziario dell’Associazione Piemontesi nel Mondo.
Sandrone e la delegazione della FAPA, nei precedenti incontri con esponenti della Regione Piemonte e con Sindaci di comuni gemellati, hanno formalmente chiesto di “non essere dimenticati”, e di ritornare a valorizzare quell'invisibile ma robusto cordone ombelicale che lega gli emigrati con la terra d'origine, invocando più ascolto e un più diretto confronto con le istituzioni regionali.
Corregionali d’oltre oceano, infatti, erano e sono alla ricerca di sentirsi orgogliosamente piemontesi, rimanendo attivamente presenti nella grande nazione Argentina. Per mantenere viva l'epopea passata e proseguire nel presente attraverso nuove opportunità e forme di presenza, non solo occasionali, ma durature nel tempo. Non cose impossibili, ma attività quali scambi turistici, giovanili, culturali ed economiche, al fine di ravvivare e motivare il legame identitario e storico che deve rimanere sempre con la Patria e la terra dei padri.
L’Associazione Piemontesi nel Mondo, infine, ringrazia della preziosa visita e assume l'impegno di cogliere ogni occasione per rinsaldare, nelle sedi operative ed istituzionali, gli obiettivi proposti, operando più concretamente nel nome e nel valore della “piemontesità nel mondo”, portati avanti con tanto entusiasmo dalle nostre associazioni in Argentina e nel mondo, che resistono nel tempo preservando la memoria, salvaguardando le “radici”.
“L'associazionismo di emigrazione va considerato, protetto e aiutato – conclude Colombino -, in quanto ultimo anello di una catena che lega e collega la fiumana della nostra gente emigrata nel mondo con la terra di origine”. (aise)