DOPPIO SCHERMO: L’IIC DI TIRANA PRESENTA LA RETROSPETTIVA SULLE SPERIMENTAZIONI AUDIOVISIVE

TIRANA\ aise\ - Che cosa è stata e cos’è ancora oggi la sperimentazione con le immagini in movimento portata avanti dagli artisti nel nostro paese dagli anni ’60 ai giorni nostri? È a questa domanda che cerca di rispondere la retrospettiva su cinema e video d'artista organizzata dall’Istituto Italiano di Tirana in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Pristina dal titolo “Doppio schermo”, che avrà luogo a Tirana da lunedì a mercoledì prossimi, 28-30 ottobre.
La rassegna propone una cinquantina di artisti di film che coprono sei decenni di cinema e video d’artista in Italia. Tale suddivisione in decadi offre allo spettatore una visione chiara e, in più, testimonia, secondo una modalità lineare, l’evoluzione della sperimentazione audiovisiva fatta dagli artisti, senza pregiudicare la possibilità di mettere a confronto i film selezionati secondo un’ottica sincronica.
Perché “Doppio schermo”? Perché i linguaggi in gioco sono due: le immagini in movimento da un lato, le arti visive dall’altro; due forme espressive che si incontrano nell’immaginario di uno stesso artista, creando interferenze stimolanti. Lo schermo, inteso come superficie di proiezione ma anche filtro, che vela e al tempo stesso rivela, diventa il dispositivo di un’interfaccia inesauribile. Ma il titolo si riferisce anche a un’altra duplicità, relativa ai due dispositivi che si sono succeduti, affiancati e a volte sovrapposti: il cinema e il video, due termini che oggi – con l’unificazione dei supporti nell’era del digitale – hanno perso di senso ma che, in un’ottica storica, sono utili a comprendere alcuni passaggi decisivi in termini sia estetici sia tecnologici.
La selezione che presentiamo è una versione più sintetica di una rassegna curata da Bruno Di Marino per la Video Gallery del museo MAXXI di Roma e programmata dal 19 settembre al 9 novembre 2017. La retrospettiva include circa 6 ore di film e video ed è accompagnata personalmente dal curatore che terrà una conferenza introduttiva e presenterà i singoli programmi al pubblico.
In programma c’è anche un focus su Antonello Matarazzo, pittore, regista e video artista, il cui lavoro va acquistando una sempre maggiore specificità nella quale il trait d'union tra pittura, video e video-installazioni va ricercato nella marcata inclinazione all’approfondimento degli aspetti introspettivi e antropologici. (aise)