ECCO COME RINNOVERÒ LA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA A LONDRA: INTERVISTA AL PRESIDENTE ALESSANDRO BELLUZZO – di Francesco Ragni
LONDRA\ aise\ - "Dopo un quarto di secolo la Camera di Commercio Italiana nel Regno Unito ha un nuovo presidente: ad assumersi questa responsabilità è Alessandro Belluzzo, professionista veronese di 42 anni, da più di 15 a Londra". Francesco Ragni, che a Londra dirige il giornale on line LondraItalia.com, lo ha incontrato ed intervistato. Tra i suoi piani più internazionalizzazione, il rinnovo della sede e un focus su industria e startup.
"Nella capitale Belluzzo gestisce uno studio con una trentina tra avvocati, consulenti e commercialisti, con i quali segue gli interessi di famiglie e imprese italiane attive nel Regno Unito. Un osservatorio privilegiato grazie al quale ha acquisito una profonda conoscenza dei problemi e delle opportunità cross-border. La sua competenza è stata riconosciuta anche dal Governo Italiano che lo ha voluto tra i suoi consulenti per la revisione della legge Controesodo, volta ad agevolare il rientro degli expat in Italia.
Lo abbiamo incontrato nel suo ufficio, un elegante casa georgiana a pochi metri da Trafalgar Square, per capire meglio i suoi piani per rinnovare la Camera di Commercio, una istituzione con un passato glorioso (è nata nel lontano 1886) ed un presente da reinventare.
Il primo tassello, ci spiega davanti a un buon espresso, sarà la ristrutturazione della sede di Mayfair, una struttura da aprire agli associati e in generale a chi vuole fare impresa nel Regno Unito. "Voglio dare ai membri della Camera la possibilità di utilizzare la sede per lavorare e incontrarsi. Con la ristrutturazione ricaveremo quattro hot-desk a disposizione dei soci ed un salone da utilizzare per convegni e incontri". Una operazione, sottolinea con una certa soddisfazione, a costo zero, finanziata con la rinegoziazione del canone di affitto. Ma questo è solo l’inizio.
L’obiettivo è quello di aumentare il numero dei soci, riempendo di valore l’appartenenza alla Camera di Commercio grazie a una migliore offerta di servizi. "Oggi forniamo ricerche di mercato, contatti con i buyers, opportunità di networking, ma vogliamo fare molto di più, lo faremo puntando sull’innovazione tecnologica e tenendo un occhio di riguardo per le startup". Per farlo, spiega Belluzzo, la Camera deve modernizzarsi, essere più duttile, comunicare in modo più efficace. "C’è bisogno di un cambiamento, di un approccio più internazionale, meno italiano. Avere, perché no, anche soci inglesi, e collaborare con le altre Camere di Commercio europee a Londra".
Nei piani del nuovo presidente c’è anche un focus sull’industria, oggi sotto rappresentata. "La nostra si chiama Camera di Commercio e Industria, ma di industria ce n’è davvero poca. Dei circa 500 soci quelli industriali sono meno di un centinaio. Durante la mia presidenza mi impegnerò per aumentare il loro numero di soci, puntando anche a sviluppare una collaborazione con Confindustria".
Deal o no deal, la Brexit non lo spaventa. "Per la Camera, Brexit è comunque un’opportunità", conclude pragmaticamente Belluzzo. "Con l’uscita dall’Europa serviranno più interazioni bilaterali tra Italia e Regno Unito e qui possiamo offrire un aiuto rilevante"". (aise)