EMERGENZA VENEZUELA: MEDICINE AGLI ITALIANI

ROMA - focus/ aise - Finalmente una buona notizia per i cittadini italiani in Venezuela che, se ne avranno bisogno, potranno farsi inviare medicinali dall'Italia. Ne ha dato notizia il Consolato generale d’Italia a Caracas che sarà responsabile operativo del progetto. Non una cosa scontata, vista la drammatica situazione in cui versa il Paese.
Solo dopo un procedimento lungo e “complesso”, l’Ambasciata italiana è riuscita a raggiungere un accordo con le competenti Autorità venezuelane e ad avviare - grazie al sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e in particolare della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie – il programma di fornitura di medicine a favore dei cittadini italiani residenti in Venezuela, che si trovano nella necessità di disporre delle medesime e nell’impossibilità di reperirle nel paese.
Si tratta del “Programa de donación de medicamentos para ciudadanos italianos en Venezuela”, che provvederà alla consegna delle medicine agli interessati. Il sistema operativo è molto semplice e l’operazione è completamente gratuita, ma va specificato che il servizio è autorizzato esclusivamente per i cittadini italiani residenti in Venezuela e iscritti all’AIRE di uno dei due uffici consolari.
Verso il Venezuela l'attenzione mediatica non è forte e anche l'azione politica è discontinua. Questo è infatti emerso nel corso di un incontro di riflessione sulla situazione venezuelana tenutosi a Roma, alla Camera, durante il quale è stato presentato il documentario “Chavismo: dal sogno all’incubo”, del regista Gustavo Tovar Arroyo. A introdurre l’evento l’onorevole Fabio Porta, che ha ricordato come non tutti gli schieramenti politici – tanto in passato quanto nell’attualità – abbiano rivolto la giusta attenzione a questo scenario.
“Non posso non ricordare”, ha detto Porta in tal senso, “la missione che venne organizzata per rendere omaggio in occasione della morte di Chavez da parte di rappresentanti politici che oggi sono al governo e ricoprono ruoli di altissimo livello istituzionale”.
Tante le testimonianze raccolta nel documentario. Voci di esponenti dell’elite politica e culturale che sono stati costretti a fuggire dal proprio Paese. Immagini di morte, violenza e sopraffazione di ogni genere, dove per trovare qualcosa da mangiare bisogna fare file di 15 ore, dove non esistono più medicinali, dove si finisce in carcere senza motivo apparente, con il rischio di passarci interi anni senza l’ombra di un processo. E poi le torture, le sparizioni, gli omicidi che avvengono con una media di uno ogni venti minuti. Il Venezuela, commentano le varie personalità intervistate da Tovar, è ormai un Narco-Stato, governato non tanto dai militari, ma da una cricca di veri e propri banditi. (focus\ aise)