EXPORT MADE IN ITALY
ROMA - focus/ aise - Sulla base di quanto emerso dal focus sul Commercio Estero pubblicato da Unioncamere Lombardia e riferito al terzo trimestre 2018, l'export della Regione
resiste alla fase di decelerazione della crescita globale, confermando il trend positivo iniziato lo scorso anno, ma mostra un rallentamento rispetto al 2017 passando da una media del +8% al +4,1%.
Le importazioni mostrano lo stesso andamento con un incremento del +6,6% nel terzo trimestre contro una media del +9% nel 2017. Rispetto al trimestre precedente sia le esportazioni (-7,6%) che le importazioni (-8,6%) registrano una contrazione ma, in questo caso, gioca un ruolo fondamentale anche il rallentamento stagionale delle attività caratteristico del periodo estivo.
La performance dell’export lombardo è superiore alla media italiana che si ferma al +2,7%, apportando il maggior contributo alla crescita nazionale. Considerando le principali regioni manifatturiere del nord è l’Emilia Romagna a registrare l’incremento tendenziale maggiore (+5,0%), seguita dalla Lombardia (+4,1%), dal Veneto (+3,5%) e dal Piemonte (0,0%).
Cresce l’export di apparecchi elettrici, elettronici e ottici (+4,5%) di prodotti tessili, pelli e accessori (+4,4%). Contributi negativi provengono dagli articoli farmaceutici (-6,1%), dopo la crescita intensa registrata a inizio anno, e dai prodotti alimentari (-4,3%), dopo un 2017 positivo e un progressivo rallentamento del 2018.
Dalla Lombardia agli USA, dov'è tornato l’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI)
fino al 16 gennaio, nell’ambito del progetto Enjoy European Quality, il programma triennale cofinanziato dalla Comunità Europea che ha lo scopo di aumentare la notorietà e la riconoscibilità dei prodotti europei nel settore food&wine nel mercato USA.
Gli Stati Uniti si confermano il principale Paese di riferimento per le esportazioni italiane al di fuori dell’Unione Europea. Gli scambi con gli USA, sono come sempre alimentati in gran parte dalla ricerca di prodotti di alta qualità, da parte dei consumatori americani. Per quanto riguarda la composizione della domanda statunitense, il 79% dei salumi che arrivano negli USA dall’Italia è rappresentato dal prodotto di punta della salumeria italiana: il Prosciutto Crudo stagionato, seguono Prosciutto cotto (7%), Mortadella (6%), Salami stagionati (5%) e altri prodotti (3%).
Nei primi nove mesi del 2018 infatti le esportazioni di salumi italiani verso gli USA hanno raggiunto quota 7.010 ton (+10,3% rispetto allo stesso periodo del 2017) per un valore pari a circa 83 mln di euro (+7,8%). Un contributo alla crescita del nostro export è arrivato da tutte le categorie di salumi, brillanti in particolare le performance di prosciutti crudi stagionati, salami e insaccati cotti. L’affermazione dei salami, iniziata nel 2016, conferma l’interesse dei consumatori nordamericani oltre che per la qualità, anche per la varietà dei prodotti e dei sapori. Infine, oltre 66 operatori travel e 26 giornalisti cechi hanno partecipato alla prima tappa del BuyPuglia Tour 2019, iniziativa promossa da Pugliapromzione per far conoscere una delle regioni più belle d'Italia e presentare la ricca offerta turistica e i servizi della destinazione.
L'evento si è tenuto a Praga e ha coinvolto 10 operatori arrivati direttamente dalla Puglia per raccontare e far vivere l'esperienza Puglia agli operatori cechi.
Quello ceco è un turismo prevalentemente di mare e Vieste, con il 42% dei pernottamenti totali registrati nel 2017, è la principale destinazione pugliese scelta dai viaggiatori in arrivo dalla Repubblica Ceca. Seguono Vico del Gargano (10%), Mattinata (8%), Peschici e Bari (ex aequo al 6%), Rodi Garganico (3,5%) Monopoli (2,5%), Otranto (2%), Gallipoli e Fasano (1,5%). (focus\ aise)